Milan: 3 punti che valgono oro, ma certi orrori lì dietro sono imperdonabili

MAIGNAN – Pavlovic lo salva al 15’, ma nessuno può aiutarlo di fronte all’ennesima nefandezza di una squadra ormai allo sbando: calcio d’angolo a favore del Milan e ripartenza dello Slovan a campo aperto e completamente deserto. Il povero Mike non può far nulla. 6

CALABRIA – Deve tenere a bada un attaccante giovane e veloce ma non rinuncia a spingere, anche se il supporto offerto a Chukwu e tutt’altro che qualitativo. Nella ripresa rimedia anche un giallo per un fallo inutile a metà campo. 5,5

TOMORI – Si fa trovare fuori posizione, come peraltro tutti i suoi compagni, in occasione delle ripartenze slovacche. Nel finale un paio di sciocchezze nei disimpegni quasi rischiano di inguaiare Maignan. 5,5

PAVLOVIC – Autentico capolavoro del serbo al quarto d’ora, un recupero miracoloso che toglie letteralmente dalla porta un pallone di Strelec destinato in fondo al sacco. Poi balla anche lui la mazurka di fronte ad avversari decisamente modesti. 6,5

HERNANDEZ – Scaraventa un sinistro pieno di rabbia verso la porta avversaria su calcio di punizione al 7’ ma non centra il bersaglio. La cosa più importante della sua partita è un salvataggio di testa al minuto 80’. In avanti la sua spinta è pressochè nulla. 5,5

FOFANA – Stranamente e inopportunamente molle in alcune scelte di passaggi. Al 69’ però indovina il corridoio giusto che spedisce Leao in porta. Assist prezioso per il nuovo vantaggio milanista. 6,5

REIJNDERS – Servirebbe un po’ della sua qualità lì davanti per trovare spiragli nella munita retroguardia slovacca, ma Tiji fatica a trovare ritmo e spazio vitale. Tenta il golazo su punizione dal limite in pieno recupero, ma il portiere avversario vola a dirgli di no. 6

CHUKWUEZE – È suo il primo tiro verso la porta avversaria dopo 2 minuti, ma la mira è sbagliata. Altri 120 secondi e parte in dribbling nel cuore dell’area di rigore avversaria, finisce giù ma per l’arbitro non c’è nulla, anche dopo revisione del Var. Replica a inizio ripresa, anche stavolta Samu viene calpestato in malo modo, ma ancora una volta l’arbitro non vede nulla di sospetto. E alla fine il giallo lo rimedia il nigeriano per un placcaggio rugbistico a evitare l’ennesima ripartenza dello Slovan. 5,5

PULISIC – Egoista al 15’ quando tenta una conclusione da posizione scomoda anziché servire Chukwueze libero davanti alla porta vuota. Si fa perdonare dopo 5 minuti con un destro velenoso che si spegne in fondo al sacco. 6,5

OKAFOR – Parte subito forte Noah dribblando tutti gli avversari che gli si parano davanti. Il problema è che si spegne dopo nemmeno 5 minuti. E all’intervallo resta negli spogliatoi. 5,5

ABRAHAM – Assist sopraffino per Pulisic, lanciato in profondità per il vantaggio milanista dopo 20 minuti. Poi si eclissa fino a quando al 71′ Strelec non decide di suicidarsi e offrirgli un assist sontuoso. Tammy, sorpreso da cotanta generosità, sparacchia un tiraccio addosso al portiere che comunque finisce in fondo alla rete rompendo un digiuno che durava da 4 anni. Il bottino di un gol e un assist gli vale senza dubbio un bel voto. 7

dal 46’ LEAO – Prova ad accendersi ma fatica a trovare spazio contro tutta la difesa schierata. Diventa letale quando si lancia nello spazio al 69’ su suggerimento di Fofana e insacca il raddoppio milanista. 6,5

dal 73’ LOFTUS CHEEK – s.v.

dal 73’ EMERSON ROYAL – s.v.

dal 73’ MUSAH – s.v.

dal 83’ CAMARDA – s.v.

FONSECA – Lo Slovan alza un muro davanti alla porta, malgrado tutto il Milan passa con Pulisic. Poi il fattaccio: da azione di calcio d’angolo a favore, 2 minuti dopo essere passati in vantaggio, il Milan si fa trovare completamente scoperto e regala il pareggio agli slovacchi. La verità è che un allenatore che prende un gol come quello di Barseghyan dovrebbe spiegare come è possibile tutto ciò. Alla fine arrivano i 3 punti, ma si torna a Milano con due gol sul groppone e contro una squadra così misera tutto ciò è intollerabile. 5