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Il Milan non c’è più: almeno quattro rossoneri impresentabili e il Liverpool fa festa

La partita inizia bene con il gol di Pulisic, ma si trasforma presto in un incubo per colpa di errori individuali e inconsistenza di squadra. Ibra e Fonseca hanno bruciato l’anima del Milan.

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MAIGNAN – San Siro non fa in tempo a esplodere per il gol di Pulisic, che subito piomba nello sconforto quando Maignan si accascia a terra per un problema muscolare. Alla fine resta in campo ma si macchia di un’uscita sconclusionata al 23’, una classica uscita a farfalle, che Konatè punisce con la zuccata del pareggio. Nemmeno due minuti e Jota lo grazia con una conclusione fuori da ottima posizione. Anche Salah si mostra particolarmente gentile nei confronti del portierone rossonero e nella prima mezz’ora scrosta la traversa per ben due volte. Al 37’ altro momento di panico con Mike a terra a reggersi la caviglia, ma anche stavolta si rialza. In tempo per incassare il secondo gol di testa a un metro dalla porta. Ancora una volta drammaticamente colpevole. A inizio ripresa rimedia un calcione stereo da Jota e Tomori ed è costretto veramente a uscire. 4 

CALABRIA – Torna alla titolarità e si trova subito di fronte Gakpo, uno dei migliori giocatori del recente europeo. Davide però non rinuncia a spingere per offrire appoggio a Pulisic in fascia. Al 22’ abbatte l’olandese e dalla punizione conseguente il Liverpool pareggia. Da quel momento è un susseguirsi di momenti preoccupanti per il capitano: Gakpo lo fa letteralmente ammattire e Calabria non trova mai le giuste contromisure. 4

TOMORI – Rischia enormemente al 17’ con un disimpegno suicida che per fortuna non si trasforma in gol per il Liverpool. Poi combina qualche pastrocchio, ma sempre meno di diversi suoi compagni. 5

PAVLOVIC – Si distrae un attimo al 16’ e si trova Salah alle spalle che stampa una sassata devastante contro la traversa. Troppa sufficienza del serbo che con un’uscita palla al piede al 20’ quasi regala una palla gol ai reds. Combina il frittatone al 66’ quando perde una palla sanguinosa a metà campo e regala il terzo gol al Liverpool. 4

HERNANDEZ – Al quarto d’ora della ripresa Fonseca lo cerca a Chi l’ha visto… e finalmente arriva qualche segnale di Theo. Una sua percussione centrale viene fermata con le cattive dai centrocampisti del Liverpool, ma per l’arbitro va bene tutto. Ci prova anche nel finale con una conclusione dal limite che sibila di poco a lato. Si guadagna la sufficienza con un positivo secondo tempo. 6

LOFTUS-CHEEK – Fatica a trovare spazio nella morsa inglese, ma quando riesce a ripartire, al 32’, non controlla bene il pallone e l’opportunità sfuma. Al di là dell’episodio, sembra sfasato, sconnesso, lontano parente del bel giocatore ammirato in diverse occasioni l’anno scorso. 4,5

FOFANA – Prova a reggere da solo l’onda d’urto della travolgente armata rossa, senza grande successo. 5

PULISIC – Debordante dopo 3 minuti, parte come un fulmine sulla sua fascia e approfitta di un’eccessiva deferenza di Konatè per bucare Alisson sul secondo palo. Poi svanisce come un pupazzo di neve al sole dell’equatore. 6

REIJNDERS – Detta un filtrante a Leao che però ritarda di un secondo e manda Tiji in fuorigioco. Dopo un inizio incoraggiante, viene letteralmente aggredito dai centrocampisti inglesi e non riesce più a trovare il bandolo della matassa. Poi Fonseca, su calcio d’angolo, lo piazza in marcatura su van Dijk: una passeggiata verso il patibolo. 5

LEAO – In una partita da quasi emarginato, ha appena un paio di opportunità per lanciarsi sulla sua adorata fascia sinistra, ma non trova la giocata giusta. La prima percussione degna di nota del portoghese arriva al 73’ sul risultato di 1-3. E se già non difendi e non aiuti, poi non sei nemmeno decisivo in fase offensiva, allora l’inutilità di Rafa diventa insostenibile. Per la cronaca, il palo al 95’, a partita abbondantemente conclusa, non sana la sua orrenda prestazione. 4

MORATA – Lotta con il cuore ma non riesce mai a trovare il varco giusto per far male. 5

dal 51’ TORRIANI – Il bimbo entra all’inizio del secondo tempo dopo l’ennesimo problema di giornata per Maignan. Timori zero, insicurezza questa sconosciuta, Torriani entra in campo con la sfacciataggine dei suoi talentuosi 19 anni. 6

dal 68’ ABRAHAM – Alisson gli regala una chance per riaprire la partita, ma l’ex Roma non se la sente di infierire e declina l’invito. È comunque Tammy l’unico che cerca di forzare i bastioni eretti dalla retroguardia rossa, dimostrando energia e attitudine corretta. 6

dal 68’ EMERSON ROYAL – Entra solo per perdere un paio di palloni e confermare tutte le inquietudini del popolo milanista sul suo conto. 5

dal 84’ OKAFORs.v.

dal 84’ GABBIAs.v.

FONSECA – Rinfrancato dalla tonificante vittoria contro il Venezia, la partita per i rossoneri inizia subito benissimo con il vantaggio di Pulisic. Poi una serie di errori inquietanti, da Maignan a Pavlovic, da Calabria a Loftus-Cheek e la partita prende una brutta piega, finendo malissimo tra i laceranti fischi di San Siro. La cosa più preoccupante del triste Milan di Fonseca è l’inconsistenza: continua a non sapere difendere (né schiacciato dietro, né pressando alto), non sa nemmeno più attaccare…ma soprattutto ha smarrito del tutto personalità e forza d’animo. 3

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