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Analisi

Milan: avanti tutta su Fonseca, l’uomo dei record

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Paulo Fonseca mette la freccia e tenta il sorpasso. E’ il cinquantunenne tecnico portoghese del Lille il prescelto per subentrare a Stefano Pioli sulla panchina del Milan, o almeno così sembra nelle ultime ore, nonostante resistano anche altre candidature. Ma se davvero Fonseca diventasse il nuovo allenatore rossonero, la tifoseria sarebbe tutt’altro che contenta, anzi, il tam tam sui social è già partito e i sondaggi alla domanda “Fonseca sarebbe la scelta giusta per il Milan?“, hanno visto prevalere il no al 96% e il sì al 4%.

Ricordi

Il tecnico lusitano tornerebbe in Italia dopo la poco felice esperienza alla Roma, squadra allenata dal luglio del 2019 al giugno del 2021 con un quinto e un settimo posto in campionato e, naturalmente, neanche l’ombra di un trofeo. Nella capitale, Fonseca è ricordato sostanzialmente per tre primati, oltre al travestimento da Zorro dei tempi dello Shakhtar Donetsk: la valanga di reti subite dalla Roma (più di 100 in due anni), l’altissimo numero di infortuni dei giocatori giallorossi (circa 150) e il pasticcio con le sostituzioni durante la gara di Coppa Italia contro lo Spezia quando il tecnico ne operò una in più del consentito, nonostante Lorenzo Pellegrini provasse a spiegargli il regolamento.

Fascinazione

Dopo la rivolta per Lopetegui, insomma, i tifosi milanisti non accolgono certo con un tappeto rosso Paulo Fonseca, tutt’altro, sono in molti ad invocare la permanenza di Pioli a Milanello se questa è l’alternativa. Ma perché il portoghese piace così tanto alla società rossonera? Intanto perché non è un vincente (dote che spaventa un club poco ambizioso), si allinea ai dettami societari, sa valorizzare i giovani, è elegante nello stile e nei modi, sia in panchina che con la stampa. Peccato che, nonostante Milano sia la capitale della moda, la tifoseria se ne infischi altamente della bella presenza degli allenatori.

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