Analisi
Giroud-Zirkzee: il doppio rischio che può correre il Milan
Attorno al Milan si parla ormai da tempo del centravanti della prossima stagione. Olivier Giroud, infatti, oltre ad andare per i 39 anni, è seriamente attirato dalla chiusura di carriera negli Stati Uniti, un po’ per ramazzare gli ultimi quattrini importanti della sua vita sportiva, un po’ per giocare uno o due anni in un campionato più leggero con meno pressioni e, soprattutto, meno botte. La dirigenza milanista, non sapendo ancora quali saranno le decisioni di Giroud e considerando anche l’età della punta transalpina, si sta comunque guardando intorno alla ricerca del 9 che faccia al caso dei rossoneri.
Obiettivi
Il mirino, si sa, è Joshua Zirkzee che piace moltissimo al Milan e che quest’anno si sta comportando egregiamente nel bellissimo Bologna di Thiago Motta che, guarda caso, è in cima alla lista dei desideri del Milan nel caso probabile di un addio con Pioli. L’accoppiata Motta-Zirkzee sembra perfetta per i rossoneri, anche perché lo stesso attaccante ha dato priorità a seguire il tecnico italo brasiliano che lo ha trasformato da centravanti bello ma poco efficace a bomber di riferimento della squadra. Ciò, però, non vuol dire che arrivare a Zirkzee sarà semplice per il Milan. Tutt’altro.
Difficoltà
Se è vero che il Bayern Monaco (che ha una prelazione sul possibile ritorno in Germania dell’olandese) non è interessato a riportarlo in Baviera, è evidente come ormai il nome della punta bolognese è sul taccuino di moltissime società, soprattutto inglesi. E questo è il vero ostacolo per il Milan: se da oltre Manica arrivassero offerte stile Manchester United-Hojlund della scorsa estate, per i rossoneri la strada sarebbe tutta in salita. L’ideale, semmai, sarebbe convincere Giroud a rinnovare per un altro anno ed acquistare Zirkzee anche a cifre alte, sfruttando l’eventuale ingaggio di Thiago Motta e la presenza di Zlatan Ibrahimovic, idolo dell’olandese e perfetto apriscatole della trattativa.
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