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Milan: tre punti e due fuoriclasse da 10

Il Milan non riesce a mandare in B il Verona per la contemporanea sconfitta dello Spezia, ma può celebrare due grandi campioni che rappresentano il passato, il presente e il futuro rossonero: Leao e Ibrahimovic.

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MAIGNAN – Al quarto d’ora del primo tempo Tatarusanu si alza dalla panchina e va a portare a Maignan la Settimana Enigmistica per aiutarlo a  vincere la noia. Nella ripresa al 57’ ci pensa Giroud con un improvvido passaggio indietro a chiamarlo all’uscita spericolata al limite dell’area. Poi ci pensa Pioli a regalargli la standing ovation. 6
dal 89’ MIRANTEs.v.

CALABRIA – In costante proiezione offensiva tenta la via della rete al 12’ con una conclusione dal limite un po’ masticata che non impensierisce Montipò. Ci riprova in rapida sequenza prima al 30’, e ne viene fuori una specie di passaggio al portiere veronese, poi al 31’ con una bicicletta sghemba che spedisce il pallone in fallo laterale. Si addormenta al 72’ e Lazovic lo punisce offrendo a Faraoni l’assist del pareggio. 5,5
dal 84’ FLORENZIs.v.

THIAW – Si fa saltare troppo facilmente da Ngonge nella prima avanzata veronese alla mezz’ora. Non impeccabile in occasione del pareggio veronese. 6

TOMORI – Anche Fik, come il compagno di reparto nel primo tempo, si lascia dribblare con eccessiva semplicità da Ngonge al 63’. 6

HERNANDEZ – Si accende all’improvviso al 20’: scambia con Tonali e Krunic e si presenta nel cuore dell’area gialloblù dove Hien lo ferma a fatica. Al 39’ imbastisce un bel triangolo con il connazionale Giroud che lo mette davanti alla porta, ma Theo tenta un cross improbabile che nessun rossonero raccoglie. Protagonista al 50’ in un’azione bellissima che il mancino francese apre e chiude, dopo aver scambiato con Calabria e Leao. Straordinaria la percussione in area avversaria al 64’, ma l’assist per Brahim non è raccolto dallo spagnolo. 7

TONALI – Stranamente impreciso, decisamente in clima vacanziero. 5,5

KRUNIC – L’uomo ovunque di Pioli, recupera quei pochi palloni che perdono i suoi compagni, imposta e rifinisce. Esce acciaccato nel finale. 6,5
dal 70’ POBEGA – Effetto diga in mezzo al campo.

MESSIAS – Bello pimpante in avvio, tenta subito la via della rete al 9’ ma il suo tiraggiro vola alto. Prova il bis al 25’ e ancor una volta il sinistro di Junior non trova la porta. A inizio ripresa perde un pallone dopo 10 secondi e per fortuna c’è Krunic che ci mette una pezza. 6
dal 84’ SAELEMAEKERS – Entra con la consueta verve e sfiora il gol in chiusura di match. 6

DIAZ – Consapevole di essere molto probabilmente alla sua ultima in rossonero, lo spagnolo prova a giocare una partita da ricordare. I difensori veronesi lo brutalizzano ma Brahim non cede di un millimetro, anzi è lui a procurarsi il rigore che al tramonto del primo tempo Giroud trasforma in oro. 6,5
dal 70’ DE KETELAERE
– Non fa in tempo a entrare che il Verona pareggia. Non per colpa sua, ci mancherebbe. Stavolta però CDK ha voglia di fare vedere ai 70.000 di San Siro perchè Maldini ha deciso di spendere quasi 35 milioni per lui. Strappa sulla destra e costringe al giallo Depaoli. Al 90’ tenta anche di scorticare lo 0 alla voce gol fatti, ma il suo sinistro radente sibila di poco al lato. 6,5

LEAO – Alla prima uscita ufficiale dopo la firma sul contratto che lo fa diventare il giocatore più prezioso del Milan. Rafa prova subito a timbrare il cartellino al 6’, ma la sua conclusione è deviata sopra la traversa. Non sembra particolarmente ispirato e al 77’, colpisce di testa Faraoni anzichè centrare la porta a pochi metri dal gol. Ma il meglio deve ancora arrivare: al minuto 85’ raccoglie palla, taglia tutto il campo e dal limite dell’area lascia partire un fendente che si infila all’angolino facendo esplodere San Siro; al 90’ segna la terza rete rossonera e la sua personale doppietta che gli vale il 15 gol in campionato. 8

GIROUD – Non gli arrivano palloni giocabili, Oliviero ci mette del suo non azzeccando una sponda. La prima giusta che fa manda in porta Theo Hernandez al 39’. Poi ci pensa Brahim a regalargli l’opportunità più grande per fare 13 in campionato: un rigore alla dine del primo tempo che il centravanti rossonero trasforma. Molto superficiale il passaggio all’indietro al 55’ che manda in porta Ngonge e costringe Maignan a rischiare un’espulsione francamente inutile. 7

IBRAHIMOVIC – I lucciconi di un duro dal cuore tenero come Ibra mentre il popolo di San Siro invoca il suo nome rimarranno per sempre stampati nei cuori rossoneri. Il mio invito alla proprietà è rigoroso: Zlatan a vita al Milan: presidente, allenatore, direttore sportivo, team manager, amministratore delegato, non importa con quale ruolo, l’importanti è che firmi a vita. Grazie di tutto Dio. Godbye. 10

PIOLI – Con la partita interna contro il Verona si conclude una stagione, per stessa ammissione del tecnico emiliano, da 7, una media tra il 6 in campionato e l’8 in Champions. Disamina più che corretta. Se a inizio stagione avessero prospettato ai tifosi rossoneri, al netto di un mercato fallimentare, una semifinale di Champions e un prezioso quarto posto in campionato, in tanti avrebbero firmato col sangue. Io per primo.  7

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