Tutti contro il calciomercato estivo del Milan, ma ci sono acquisti e acquisti

Il Milan è a 7 punti dal Napoli capolista, è qualificato agli ottavi di finale di Coppa dei Campioni ed è già fuori dalla Coppa Italia dopo aver perso la gara degli ottavi di finale contro il Torino a San Siro. Proprio il ko contro i granata, unito al beffardo pareggio di tre giorni prima contro la Roma, ha generato polemiche, critiche e riflessioni circa la campagna acquisti estiva dei rossoneri, giudicata insufficiente alla luce delle prestazioni negative dei nuovi arrivi che, rispetto alla scorsa stagione, stavolta non stanno incidendo come si sperava e come credeva la dirigenza milanista fra luglio e agosto.

Delusioni

E’ il caso, ad esempio, di Divock Origi, centravanti di esperienza arrivato in estate dal Liverpool a parametro zero e che avrebbe dovuto alternarsi con Giroud garantendo gol e tenendo alto il livello dell’attacco di Pioli. E invece il belga finora ha collezionato noie muscolari a raffica, è apparso appesantito e fuori forma, ha segnato appena un gol; e che dire, a proposito di Belgio, di Charles De Ketelaere, il fiore all’occhiello della campagna acquisti rossonera? Talento e gioventù, inizio positivo, poi il fantasista si è perso, di gol ancora niente, a referto c’è un assist col Bologna e nulla più.

Differenza

Impalpabili Adli e Dest, qualche sprazzo da Thiaw e Pobega, promettente ma acerbo Vranckx, insomma il calciomercato milanista è sotto accusa. Attenzione a gettare tutto nella pattumiera, però, perché per un Dest o un Adli da cui forse non si può ottenere granché e per un Origi non più giovanissimo, l’investimento su De Ketelaere è da difendere ad ogni costo quest’anno e il prossimo, esattamente come accaduto con Leao che inizialmente era un pesce fuor d’acqua e oggi è il fuoriclasse della squadra. Maldini e Massara sanno quello che fanno, possono sbagliare, come tutti del resto, ma hanno già dimostrato che con pazienza e serenità può uscir fuori un organico coi fiocchi.