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Analisi

Milan sprecone, così lo scudetto vola via

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Un Milan quasi perfetto per 80 minuti, poi inspiegabilmente i rossoneri si siedono, lasciano alla Roma il controllo del gioco e della palla, concedono un calcio d’angolo sanguinoso ben conoscendo le caratteristiche dei giallorossi sulle palle inattive e sui colpi di testa, buscano il 2-1 e a quel punto escono totalmente dal campo, concedendo altre due punizioni sulla seconda delle quali arriva il beffardo pareggio che ricaccia i campioni d’Italia a 7 punti dal Napoli, vittorioso agevolmente in casa di una Sampdoria tanto goffa quanto bersagliata da un arbitraggio controverso.

Limiti

C’è poco altro da dire, il Milan continua a non chiudere definitivamente partite dominate: a Salerno ha giocato al tiro al bersaglio con Ochoa (a proposito, la nuova moda del calcio moderno che piace a tanti è esaltare qualsiasi cosa faccia il messicano) e rischiando il 2-2 che si è poi verificato contro la Roma in una gara che per 80 ha visto la formazione romanista spettatore della sfida. Di questo passo, aggiungendo altri pareggi inutili come quello di Cremona, raggiungere il Napoli e tenere il passo di una Juve ritrovata rischia di essere complicato per un Milan che, in realtà, è probabilmente più forte di entrambe.

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