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Analisi

Milan: l’arma di Pioli arriva dalla trequarti

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La campagna acquisti estiva non ha regalato a Stefano Pioli un rinforzo sul lato destro dell’attacco, nonostante le richieste del tecnico rossonero, ma a Milanello è comunque sbarcato Charles De Ketelaere che ha aumentato la qualità e la fisicità sulla trequarti milanista, zona in cui lo scorso anno i campioni d’Italia hanno palesato qualche difficoltà, con Brahim Diaz molto tecnico ma fragile e Rade Krunic, al contrario, tutto muscoli e meno qualità. De Ketelaere, invece, sembra poter abbinare entrambe le caratteristiche, oltre ad un quantitativo di gol che potrebbe arrivare anche in doppia cifra.

Alternative

Ma attenzione, perché per Pioli le soluzioni sulla trequarti non terminano con l’alternanza De Ketelaere-Brahim Diaz che, peraltro, all’occorrenza potrebbero anche coesistere col belga spostato a sinistra, magari in situazioni di emergenza. Un altro nuovo arrivato, infatti, ovvero Yacine Adli può ricoprire la zona della trequarti, garantendo prestanza fisica e qualità tecniche, ammirate nel pre campionato. E poi, il già citato Krunic che nelle ultime (e decisive) gare dello scorso campionato ha aiutato la squadra a raggiungere l’obiettivo tricolore grazie a forza muscolare e duttilità tattica.

Esterni

Come si diceva inizialmente, non è arrivato un forte “numero 7”, quel Berardi o Zaniolo che sembravano poter garantire il salto di qualità con più doti tecniche e maggior numero di gol rispetto a Messias e Saelemaekers che, effettivamente, qualche limite lo hanno, il brasiliano per anarchia ed incostanza, il belga per difficoltà atavica nel trovare la via della rete. Ma gli arrivi di De Ketelaere e Adli, oltre al rilancio di Brahim Diaz e Rebic, nonché alla conferma della forza di Leao, potrebbero comunque assicurare gol e qualità ad un Milan che vuole lottare da protagonista su tutti i fronti.

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