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Analisi

Milan, adesso scuoti la serie A

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Il successo di Napoli ha restituito al Milan vigore, fiducia e, soprattutto, la vetta solitaria della classifica con 2 punti di vantaggio sull’Inter (che ha però una gara in meno) e 3 proprio sui partenopei. Una vittoria che, al di là del primato, può significare tantissimo per il gruppo di Pioli, poco abituato a stazionare nell’alta classifica e lontano ormai dallo scudetto da oltre 10 anni, col rischio che uno spogliatoio così giovane possa alla lunga risentirne. Il Milan ha però dimostrato ancora una volta il suo valore, andandosi a prendere 3 punti dopo un periodo complicato e rimanendo in corsa per il titolo.

Prova

Adesso serve la dimostrazione di aver compiuto il decisivo salto di qualità, perché ora, se possibile, in casa milanista arriva il difficile. Già in altre occasioni, infatti, i rossoneri hanno vinto scontri diretti importanti per poi inciampare contro avversari di medio basso profilo, finendo col perdere occasioni ghiottissime per tentare una fuga in testa alla classifica (una su tutte, il 2-2 in casa della Salernitana fanalino di coda). Proprio le gare contro avversarie definite “piccole” sono state il tallone d’Achille del Milan finora, il che ha depotenziato i 21 punti ottenuti nei confronti diretti.

Scossa

E’ necessario che ora la squadra di Pioli dia dimostrazione di essere cresciuta caratterialmente e di saper affrontare e gestire anche le partite sulla carta abbordabili. L’approccio dovrà essere intenso e colmo di carica, l’avversario spaventato e costretto a ritirarsi nella propria metà campo, ma soprattutto, una volta trovato il vantaggio, i rossoneri dovranno proseguire l’aggressione e chiudere in fretta la contesa, onde evitare di ritrovarsi in difficoltà come accaduto contro Spezia e Udinese. Sabato sera c’è Milan-Empoli: è ora che la compagine milanista spaventi sul serio la serie A.

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