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Analisi

Milan solido e concreto. Ora vedremo se anche maturo

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Una delle tante partite perfette del Milan degli ultimi due anni, un altro scontro diretto giocato con intensità, furore e concentrazione, un’altra settimana in testa alla classifica e stavolta in solitaria. La squadra di Pioli ha sbancato Napoli con autorità e senza rischiare più di tanto, se non in qualche sparuta circostanza contro gli azzurri di Spalletti che erano partiti forte e che si sono progressivamente sgonfiati grazie anche alla bravura di un Milan solidissimo, compatto in ogni reparto e in cui trovare un’insufficienza appare realmente complicato.

Grandi

I rossoneri si confermano pressoché imbattibili contro gli avversari del loro stesso rango e, ko col Napoli a San Siro nella partita d’andata, quest’anno non ha perso con nessuna delle prime, conquistandosi questo primato con pieno merito. Difficile far gol al Milan quando si esprime così, perché da Maignan al centravanti tutti si aiutano e nessuno si perde in inutili fronzoli, persino chi è spesso indolente (Leao) o impreciso (Saelemaekers e Krunic) diventano un blocco unico. Il Napoli è andato a sbattere contro il muro milanista, innervosendosi al limite dell’isterismo.

Maturità

Ed ora, sempre in attesa che l’Inter recuperi la partita di Bologna (chissà se prima o poi si giocherà), il Milan deve compiere l’ultimo passo per definirsi da titolo al 100%, ovvero quel pizzico di maturità e di mentalità vincente che caratterizza le grandi squadre. La traduzione è semplice: i rossoneri devono incominciare a macinare punti contro le medio piccole, facendo la voce grossa con loro, imponendosi sin dall’inizio e chiudendo le partite senza troppi patemi. Lo scatto finale dev’essere questo: avere la stessa concentrazione vista a Napoli anche, ad esempio, sabato con l’Empoli. Allora sì che lo scudetto potrebbe non essere una chimera.

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