Analisi
Milan: la situazione dei riscatti
Da una parte c’è la campagna acquisti, dall’altra i rinnovi contrattuali e le scadenze, infine i diritti di riscatto da esercitare o meno. Sarà questa l’estate che attende Paolo Maldini e Frederic Massara in vista della stagione 2022-23 in cui il Milan dovrà dimostrarsi ancora competitivo in Italia e provare a superare il primo turno in Coppa Campioni (sperando che la qualificazione sia ormai blindata con l’ottimo campionato che stanno disputando i rossoneri). Detto che Kessie e Romagnoli difficilmente prolungheranno e che Ibrahimovic deciderà ad aprile, il nodo dei riscatti sembra invece meno chiaro.
Conferme
I nomi in ballo sono 4: l’unico sicuro al momento di essere riscattato è Brahim Diaz con cui il Milan ha un accordo fino al 2023 e che potrebbe essere ridiscusso già a giugno con il club spagnolo. Più complessa la situazione legata a Messias per il quale i rossoneri devono versare 5 milioni al Crotone per la sua permanenza a Milanello: ad oggi l’esterno brasiliano ha all’incirca il 30% di possibilità di essere riscattato e molto dipenderà dal suo rendimento negli ultimi mesi di stagione e dalle alternative reperibili sul mercato. Il punto interrogativo resta.
Partenti
Più lontano da Milano è certamente Tiemoué Bakayoko che sta trovando pochissimo spazio anche a causa di prestazioni assai inferiori alle attese. Il francese è in prestito biennale dal Chelsea, ma con ogni probabilità tornerà a Londra già la prossima estate, tenendo anche conto che il Milan si ritroverà in rosa i nuovi Adli e Pobega. Infine, la questione che al momento è in più in bilico, ovvero quella di Alessandro Florenzi: l’ex romanista si è imposto in rossonero dopo qualche acciacco fisico e a Pioli non dispiacerebbe averlo anche il prossimo anno, motivo per cui la dirigenza è propensa a trattenerlo, anche se i 31 anni e l’ottimo rendimento di Kalulu potrebbero impedirne il riscatto.
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