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Il Milan rischia contro il Genoa: entra Leao e paga la cauzione
Troppo brutto per essere vero il Milan del primo tempo, nella ripresa Pioli la ribalta con i cambi, ma servono i supplementari. Ansia per l’ennesimo infortunio: stavolta tocca a Tomori e Maignan.
MAIGNAN – Sollecitato da una conclusione velenosa di Vanheusden, si oppone con perizia. Purtroppo sul conseguente corner è costretto ad inchinarsi per raccogliere il pallone in fondo al sacco dopo la zuccata di Ostigard. 6
KALULU – Parte a destra, poi con il crack di Tomori si sposta di nuovo al centro, a dimostrazione di un eclettismo fuori dal comune. La doppia giocata difensiva al 35’ infiamma un San Siro ibernato dopo l’ennesima brutta notizia sul fronte infortuni. Nella ripresa alza il baricentro delle sue giocate e nel convulso finale prova anche a spingere. 6,5
TOMORI – Al rientro dopo il Covid (più veloce degli altri anche nello sconfiggere il virus). Solo la sua presenza in campo alza di tre tacche il livello di sicurezza in difesa. Purtroppo per Pioli e tutto il Milan dopo 20’ è costretto ad abbandonare il campo per un problema al ginocchio. s.v.
GABBIA – Apre le gambe su Ekuban in maniera piuttosto grave al 40’ offrendo a Portanova la possibilità di concludere a rete da due passi. Per fortuna del Milan, di un soffio a lato. Avrebbe l’opportunità di pareggiare subito in avvio di ripresa, ma non arriva a toccare il pallone a due metri dalla porta servito da un’ottima assistenza di Giroud. La più bella giocata di Gabbia però arriva al minuto 105 quando anticipa Destro lanciato solo a rete. 6
HERNANDEZ – Nelle prime partite dell’anno ha dato la sensazione di essere in crescita esponenziale anche dal punto di vista difensivo e la diagonale da applausi effettuata al 2’ è un gran segnale. Purtroppo però la disattenzione con Theo è sempre dietro l’angolo e infatti si addormenta sul calcio d’angolo che al 17’ Ostigard trasforma nel gol del vantaggio genoano. Da quel momento in poi si ostina a voler risolvere la questione da solo e si avventura spesso e volentieri in iniziative solo contro tutti che non porta a nulla. Il riscatto arriva al 73’ quando gli arriva un pallone e con un cross no-look mette in mezzo la palla del pareggio di Giroud. Chiude in bellezza una partita iniziata male con l’assist al bacio per Saelemaekers che timbra il 3-1. 6
TONALI – Fatica a prendere in mano le redini di una squadra stranamente scollata, timida e insicura. E la responsabilità è anche di Sandrino. Nella seconda metà della ripresa, anche Tonali si scrolla di dosso un po’ di tossine e torna a dettare legge in mezzo al campo. A inizio dei supplementari sfiora il gol con una sassata da 30 metri che sfiora l’incrocio dei pali. A macchiare la sua però troppi caldi d’angolo battuti malissimo. 6
KRUNIC – Scortica la parte superiore della traversa dopo 3 minuti con una spizzata di testa su ottimo corner di Messias. È l’unico spunto degno di nota del bosniaco che gioca una partita inspiegabilmente molle. Un atteggiamento indolente che si fatica a comprendere. 5
MESSIAS – Pericoloso quando dalla bandierina mette in mezzo un pallone che Krunic spedisce sulla traversa. Al 10’ potrebbe sbloccare la partita dopo un ottimo assist di Rebic ma la sua conclusione si perde alta sulla traversa. Si incaponisce a voler fare tutto da solo anche quando potrebbe servire qualche suo compagno. E fisiologicamente perde tantissimi palloni. Al 60’ batte un corner talmente male che innesca un contropiede 2 contro 1 del Genoa, per fortuna salvato da Florenzi. Prova a dare un senso alla sua partita con un’incornata su cross di Leao al 66’ che però termina oltre la traversa. Esce a un quarto d’ora dalla fine. 5
MALDINI – Inizia il match con un’ottima giocata solo contro l’intera retroguardia genoana. Il classico fuoco di paglia. Spiace ribadirlo ma, a dispetto dell’impegno innegabile, la sensazione sempre più nitida è che certi palcoscenici non facciano ancora per l’ultimo della dinastia Maldini. 5
REBIC – SuperAnte al 10’: scende sulla sinistra, dribbla chiunque si pari sulla sua strada, quindi mette un pallone morbido in mezzo che Messias non sfrutta a dovere. Subisce un tunnel da Hefti, ma si rifa immediatamente con un recupero difensivo da applausi. È uno dei meno peggio nel primo tempo rossonero, poi al 60’ Pioli lo richiama in panchina. 6
GIROUD – Primo tempo impalpabile per il francese. In avvio di ripresa finalmente fa valere la sua fisicità e offre a Gabbia un bel pallone da spedire in rete, che però il difensore rossonero non raggiunge in tempo. Altruista al limite dell’autolesionismo al 57’ quando prova a servire Maldini nel cuore dell’area anzichè scaraventare di prima a rete dall’interno dell’area di rigore. Il minuto 73’ però fotografa la ragione per cui Giroud è uno dei centravanti più vincenti della storia recente: sul cross di Theo, il francese svetta e incorna un pallone che si infila all’incrocio dei pali per il pareggio rossonero. Nemmeno 60 secondi e avrebbe addirittura l’opportunità per raddoppiare, ma stavolta l’inzuccata sfila a lato. 6,5
FLORENZI – Doveva essere una giornata di riposo per l’ex Psg ma l’infortunio di Tomori lo costringe all’impiego. Si lamenta con l’arbitro per qualche sbracciata di troppo ai suoi danni ma nel complesso si rivela arruffone e poco preciso. 6
BRAHIM DIAZ – Pioli si attende da lui il cambio di passo, lo spagnolo però non entra bene in partita. Quando ha l’occasione di concludere in porta ci si mette Bakayoko a ostacolarlo. 5,5
LEAO – Non fa in tempo a entrare che accende il motorino sulla sinistra e Hefti è costretto ad abbatterlo e rimediare il giallo. È indubbiamente l’uomo di maggior talento in maglia rossonera e prova in tutti i modi a risolvere la questione. In apertura di supplementari ci pensa Semper a togliere dall’angolino un colpo da biliardo di Leao destinato in fondo al sacco. È comunque chiaro che l’unico in grado di sbrogliare la complicata matassa genoano è il 17, e allora ennesimo dribbling sulla sinistra, cross probabilmente sbagliato e pallone infilato alle spalle di Semper. Oggi il vero fuoriclasse rossonero è Rafa Leao. 8
BAKAYOKO – Combina un tris di disastri al minuto 81: prima ostacola Brahim Diaz mentre sta per concludere a botta sicura, poi perde due palloni sanguinosi che consentono al Genoa di tornare ad essere pericoloso. È però sempre nel vivo del gioco e, almeno dal punto di vista fisico, sembra un giocatore ritrovato. 6
SAELEMAEKERS – Entra nei minuti finali e appena entrato riesce nell’impresa di battere il record di palloni persi. Ne combina di tutti i colori, riuscendo a sbagliare tutto quanto è possibile. Come spesso accade in questi casi, però è lui che sigilla il risultato con il gol del 3-1 nel finale di partita. 6
ROBACK – s.v.
PIOLI – Alla vigilia dichiara di voler schierare la migliore formazione
possibile e in effetti i cambi rispetto alle vittorie contro Roma e Venezia sono limitati. In campo però il Milan dimostra tutt’altro, malgrado un inizio incoraggiante. L’infortunio al ginocchio di Tomori, ennesima tegola su questa stagione disastrata per la squadra di Pioli, sembra immalinconire i suoi compagni di squadra. Il Genoa passa meritatamente in vantaggio e sfiora anche il raddoppio alla fine del primo tempo. Nella ripresa il tecnico rossonero la ribalta con i cambi, ma servono i supplementari per avere ragione di un Genoa ben messo in campo. 6
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