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Analisi

Milan, è una beffa atroce, ma Pioli ha costruito un capolavoro

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MILANO – Segnatevi questa data: martedì 28 settembre 2021. Non è solo il giorno in cui il Milan dopo 8 anni di assenza è tornato a giocare a San Siro la Coppa dei Campioni (cioè la sua coppa), ma anche quello in cui tutta Europa si accorge del ritorno dei rossoneri ad altissimi livelli, perché la gara contro l’Atletico Madrid (episodi a parte) è stata un concentrato di gioco, armonia, lotta, passione e grinta da parte del gruppo di Stefano Pioli, costretto alla difesa in trincea per oltre un’ora a causa della scellerata fesseria di Kessie e condannato al 96′ dal comico rigore assegnato agli spagnoli e che solo l’arbitro ha giudicato alla rovescia rispetto alla realtà.

Orgoglio

Il Milan (finalmente in campo con calzoncini e calzettoni bianchi anche in casa) ha messo sotto gli uomini di Simeone che da dieci anni veleggiano nell’Europa che conta ed avevano ed hanno un’esperienza che i piccoli ragazzi milanisti neanche si sognano, sbattendoli alle corde e meritando quel vantaggio che addirittura sembrava pure striminzito dopo un primo tempo stellare. La già citata sciocchezza di Kessie ha obbligato i rossoneri ad una resistenza non richiesta e senza la quale, forse, a quest’ora risultato e classifica sorriderebbero alla compagine milanese che invece si ritrova con mezzo piede fuori dalla competizione, ma con una fiducia estrema nel futuro, nel suo futuro.

Errori

A rovinare la gara, va ridetto, è stata la doppia ammonizione di un Kessie sempre più sfasato e lontano da Milanello, e l’azione che ha portato l’Atletico sul 2-1 finale quando tra il direttore di gara Cakir e i quattro amici del VAR nessuno è stato in grado di rilevare il tocco di mano di Lemar (volontario) precedente a quello (involontario) di Kalulu. Il Milan ha ancora da imparare in campo europeo, non può pensare, pur in 10 contro 11, di difendersi per oltre un tempo buttando il pallone avanti alla viva il parroco, ma Pioli ha creato un capolavoro, la sua squadra è la migliore degli ultimi 9-10 anni di Milan, non vincerà la Coppa Campioni come quelli di Sacchi, Capello o Ancelotti, ma vincerà. Sicuramente.

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