Analisi
Milan: una doppia occasione persa
MILANO – Dopo Coppa Italia e scudetto, il Milan perde anche l’Europa e si ritrova ora col solo obiettivo di blindare la qualificazione in Coppa dei Campioni, anche se ovviamente un piazzamento non varrà mai un trofeo, benché il calcio moderno voglia provare a convincerci del contrario. L’eliminazione contro il Manchester United lascia parecchio amaro in bocca nei rossoneri che sia all’andata che al ritorno hanno tenuto testa ad un avversario più forte e più esperto a certi livelli; al Milan è mancato un pizzico di fortuna e tanti, troppi, elementi assenti per infortunio.
Rimpianti
Regalare al Manchester mezza squadra, infatti, ha alla fine pesato nell’andamento della doppia sfida, soprattutto nella mezz’ora finale giocata a San Siro quando il Milan ha palesato mancanza di idee, di forza e di lucidità, neanche il ritorno in campo di Zlatan Ibrahimovic ha cambiato le sorti di una partita segnata dalla furbizia di Pogba. Ed i rammarichi di Pioli aumentano pensando a chi è rimasto in corsa nella manifestazione: al di là del Manchester, solo Roma ed Arsenal appaiono all’altezza del Milan fra le superstiti, mentre compagini come Slavia Praga e Dinamo Zagabria sarebbero state alla portata.
Futuro
Difficile e a questo punto inutile dire dove sarebbe potuta arrivare la formazione milanista in Europa, perché ora è necessario che i rossoneri non crollino a livello mentale e raccolgano ogni energia possibile per tenersi stretto il posto in campionato che dovrà necessariamente riportare la squadra di Pioli in Coppa dei Campioni per programmare un futuro più agevole e ricostruire un organico in grado di competere in Italia e in Europa. La stagione è tuttora nel vivo e il Milan, nonostante i pezzi persi per strada, resta attaccato a quello che, a conti fatti, era il traguardo annunciato ad inizio anno.
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