Analisi
Milan: gli appunti di Pioli fra Belgrado e derby
MILANO – Il Milan torna da Belgrado con un 2-2 positivo per quanto riguarda il passaggio del turno, meno per assorbire la sconfitta patita con lo Spezia e preparare il derby di domenica contro l’Inter quando i rossoneri saranno chiamati a riprendersi la vetta della classifica, persa proprio a favore dei dirimpettai cittadini. Contro la Stella Rossa, il Milan ha giocato una gara discreta fin quando la situazione è rimasta in parità numerica, poi paradossalmente, con l’avversario ridotto in dieci, la squadra di Pioli ha iniziato a giochicchiare, non ha affondato il colpo e alla fine ha incassato il 2-2.
Note positive
Di buono c’è il risultato, certo, ma anche la certezza di poter contare su alcuni calciatori che nell’ultimo periodo avevano giocato poco oppure male. E’ il caso di Sandro Tonali, entrato a fine tempo al posto dell’acciaccato Bennacer ed apparso propositivo ed attento come poche altre volte aveva fatto al Milan finora. Anche Kalulu, schierato da terzino destro, ha ben figurato, così come Tomori sembra sempre più a suo agio con la maglia rossonera; Mandzukic ha messo benzina nel serbatoio ed ha giocato per la squadra, rilasciando buone sensazioni in vista del finale di stagione.
Note dolenti
Male, invece, capitan Romagnoli, distratto, svagato ed ingenuo in occasione del calcio di rigore che ha poi determinato il primo pareggio della Stella Rossa, quando marcava Falcinelli (non Mbappé) diretto peraltro sulla linea di fondo del campo. Malissimo Leao, tornato improvvisamente quello dell’inizio della sua avventura milanista, pigro e indolente come mai, emblema della leziosità con cui i rossoneri si sono fatti riprendere nel recupero dai serbi. Il Milan, a conti fatti, è stato migliore rispetto a La Spezia (e ci voleva poco), ma l’impressione è che per battere l’Inter ci vorrà ben altro.
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