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Milan al cardiopalma: un protagonista inatteso e tre splendide conferme

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DONNARUMMA – Recupera in extremis e la sua gigantesca presenza lì dietro pare rassicurante. Poi, dopo appena 6 minuti, il fattaccio: un’uscita insensata fuori area di Gigio regala all’Udinese l’opportunità di passare inopinatamente in vantaggio, complicando di fatto la partita del Milan. In apertura di ripresa prima Una bella parata su Lasagna, il bis su Lasagna lanciato a rete al 53’ è da copertina, ma il miracolo vero arriva al 55’ e, dulcis in fundo, vola anche all’incrocio a togliere un tiro velenoso di Okaka. Un poker di paratoni che se da un lato riabilita Donnarumma, dall’altro crea più di qualche perplessità sulla tenuta difensiva del Milan. Subisce incolpevolmente il gol del 2-2 ma alla fine esulta come un tifoso della curva. Bravissimo Gigio, essere riuscito a non abbattersi dopo l’erroraccio del primo tempo conferma le stimmate del campione del 99 rossonero. 7

CONTI – Un bell’anticipo a metà campo dopo meno di un minuto lascia ben sperare Pioli e i tifosi milanisti. Poi al quarto d’ora Sema lo brucia letteralmente in volata sulla fascia e mette una palla in mezzo che Lasagna per poco non trasforma nel gol del raddoppio. È suo il cross rasoterra che Rebic trasforma nel gol del pareggio a inizio ripresa, ma dietro balla troppo e la “marcatura” surreale su Lasagna in occasione del 2-2  bianconero è davvero  imbarazzante. 5,5

KJAER – Al suo battesimo in campionato con la maglia rossonera si permette un esordio con un lancio molto preciso di 40 metri. Peccato che non riesca in alcun modo e tenere in velocità un Lasagna versione Romario. Almeno di testa si rivela efficace. 6

ROMAGNOLI – Mette un paio di pezze in area, ma all’inizio i palloni pericolosi di De Paul e compagni piovono da tutte le parti. L’intervento in anticipo al 50’, da capitano coraggioso, scatena il boato di San Siro. 7

HERNANDEZ – È sua la prima conclusione verso la porta avversaria del Milan, un colpo di testa da calcio da fermo che termina abbondantemente alto. Al 21’ addomestica un pallone impossibile di Castillejo regalando ai 60.000 di San Siro un controllo sontuoso. Ottimo il filtrante per Ibra al 25’ sul quale lo svedese arriva in ritardo per un soffio. Nella ripresa macina chilometri su chilometri e alla fine, quando il cronometro segna 71, scaraventa una bordata impressionante dal limite che ribalta l’Udinese e manda in estasi San Siro. 7,5

CASTILLEJO – È dello spagnolo, dopo la bellezza di 123 minuti, il primo tiro in porta stagionale del Milan contro l’Udinese. È come al solito frizzante ed energico, non sempre precisissimo, ma uno dei pochi a tentare di impensierire l’Udinese. Nella ripresa lo spagnolo cambia registro: dopo aver mancato l’appuntamento con il gol un paio di volte ad inizio ripresa, regala una giocata da standing ovation al 65’. Esce al 76’ al posto di Krunic quando Pioli è costretto a coprirsi. Sempre più imprescindibile per questo Milan. 7,5

KESSIÈ – Sbaglia un passaggio elementare al 28’ innescando una pericolosa ripartenza friulana che fa correre un brivido gelato sulla schiena dei tifosi rossoneri. In chiusura di prima frazione di gioco rimedia anche un tunnel da Mandragora. Ad inizio ripresa almeno ci mette un po’ di garra, però continua a sbagliare troppi palloni e nel complesso la sua prestazione risulta insufficiente. Incomprensibile l’indecisione su quella palla vagante a un metro dalla porta avversaria che avrebbe potuto decidere la partita in pieno recupero. 5

BENNACER – Non sembra la sua giornata: sbaglia diversi controlli e anche qualche passaggio non da lui. Al 40’ del primo tempo non manca il consueto appuntamento settimanale con il cartellino giallo. Nella ripresa però cambia qualcosa: alza il volume delle sue giocate, diventa più efficace in fase di ripartenza, non sempre quando si tratta di chiudere, ma spesso è lasciato solo nella morsa dei tre centrocampisti centrali dell’Udinese. 6

BONAVENTURA – Confuso, disordinato, pasticcione, l’inizio di Jack è davvero imbarazzante. Al 36’ brucia una pericolosa ripartenza rossonera avvitandosi 3 volte sul pallone e finendo per perderlo. Resta negli spogliatoi all’intervallo per far posto a Rebic. 4

IBRAHIMOVIC – Ci tiene a fare bella figura alla sua prima da titolare a San Siro nell’Ibra bis. Scaraventa fuori una punizione dal limite, sgomita in area, cerca il colpo di testa in mezzo ai giganti dell’Udinese. Un po’ in difficoltà nella ripresa quando il ritmo diventa frenetico, svetta di testa al 67’ ma la zuccata di Ibra viene neutralizzata da Musso. Al minuto 84 il fratellino Leao gli mette un pallone prezioso che però Zlatan non trasforma in gol. Colpa gravissima perchè avrebbe potuto chiudere il match, invece sul capovolgimento di fronte il Milan subisce il pareggio di Lasagna. Ma è dai suoi piedi che inizia l’azione che Rebic trasforma in 3 punti in pieno recupero. 7

LEAO – Cerca di darsi una svegliata dopo 25 minuti dall’inizio: reclama un rigore per un’opposizione con la spalla/braccio di un avversario su un suo cross, poi caracolla sulla fascia ma si porta la palla fuori da solo. Al 44’ gli capita sul destro la palla gol più nitida del primo tempo, ma il suo tiro viene rimpallato dalla nutrita difesa friulana. Ad inizio ripresa prima mette davanti alla porta Castillejo che spreca, poi una geniale apertura per Conti da cui nasce l’azione del pareggio rossonero. Ancora Leao in versione uomo assist al 61’ ma Castillejo arriva in ritardo di un soffio all’appuntamento con il gol. Al 65’ prova direttamente lui a cercare la conclusione in porta, ma il tiro violentissimo è troppo centrale e praticamente colpisce Musso sul mento. Indispensabile. 8

REBIC – Pioli punta tutto sul croato per ribaltare la partita con l’Udinese e Rebic ripaga la fiducia del tecnico pareggiando dopo appena due minuti della ripresa. Mette in fila una serie di giocate preziose, una dietro l’altra, confermando anche una buona intesa sia con Leao che con Ibrahimovic. Ma è il gol, peraltro frutto di una bellissima giocata, al 92’ che fa letteralmente esplodere San Siro regalando ai 60.000 tifosi del Milan presenti allo stadio un pomeriggio indimenticabile. 9

KRUNICs.v.

PIOLI – Una brutta gatta da pelare per il tecnico di Parma, chiamato a domare un’Udinese arrivata a San Siro sulle ali dell’entusiasmo motivate da ben tre vittorie consecutive. E l’inizio shock conferma le difficoltà di una partita complicata dall’uscita avventata di Donnarumma. Nel primo tempo il problema del Milan è che aspetta troppo basso l’Udinese, lasciando ai friulani ampia libertà di manovra. Inoltre sia Leao che Ibra spesso si trovano a manovrare troppo larghi, sguarnendo l’area di rigore dell’Udinese. Nella ripresa, con l’ingresso di Rebic, cambia tutto e il Milan ribalta il match. Gravissimo però e aver lasciato così tante palle gol all’Udinese, un po’ come già successo contro la Sampdoria. Aspetto sul quale Pioli avrà ancora molto da lavorare. 6,5

10 Commenti

1 Commento

  1. Vincenzo

    19 Gennaio 2020 at 15:02

    Non sono d’accordo, Ibra, Donnarumma e Leao 5

    • Emanuele Maestri

      19 Gennaio 2020 at 16:12

      Come sempre in disaccordo su Donnarumma,ha fatto un errore madornale, poi ho solo fatto il suo dovere, un altro portiere avrebbe fatto le stesse parate, magari senza la cappella inconcepibile che ci stava costando la partita.. Detto questo forza ragazzi e forza Gigio

      • Fabrizio Tomasello

        20 Gennaio 2020 at 08:50

        Addirittura “come sempre in disaccordo”? Per carità ci sta non essere d’accordo, ma dire che un altro portiere avrebbe fatto le stesse parate che ha fatto Gigio mi sembra alquanto azzardato. Gigio non è un portiere come tutti gli altri, è un fenomeno, come da fenomeno sono le sue parate. Ieri ne ha combinata una grossa, e ci mancherebbe pure visto che ha solo 20 anni (ricordiamocelo ogni tanto), ma ha reagito da fuoriclasse qual è, non abbattendosi e anzi sfoderando quattro straordinari interventi, uno più difficile dell’altro. Un’ultima cosa, guarda che ha fatto Gattuso dopo aver lavorato due anni con Donnarumma: appena arrivato a Napoli ha messo in panchina il tanto osannato Meret per far spazio a Ospina. Deve aver notato subito la differenza di qualità 😉

    • Fabrizio Tomasello

      20 Gennaio 2020 at 08:42

      Sei libero di non essere d’accordo, ma se dici che Leao meritava 5 forse non hai visto la partita e il numero imprecisato di occasioni da gol che ha creato il portoghese. Tipo quella del primo gol di Rebic, nato da una sua eccellente invenzione: un filtrante di prima intenzione alla Totti che ha liberato Conti tutto solo sulla destra.

  2. Fabio Grattoni

    20 Gennaio 2020 at 08:22

    Bennacer merita almeno un voto in più. Uno dei migliiri in campi. Ha toccato 10000 palloni e ne ha recupetati altrettanti. Voti populisti…

    • Fabrizio Tomasello

      20 Gennaio 2020 at 08:38

      Premesso che poi mi dovrai spiegare perchè sarebbero voti “populisti”, ti rispondo invitandoti a riguardare la partita con attenzione: è vero che Bennacer ha recuperato tanti palloni ma nel primo tempo è stato un disastro, sbagliando tutto o quasi. Nella ripresa, come ho sottolineato nei miei voti populisti, ha giocato meglio e forse avrebbe anche meritato un mezzo voto in più se non avesse commesso la solita e ormai inevitabile sciocchezza che gli è costata il cartellino giallo numero 9 in stagione. Se non è record poco ci manca. E sai la cosa più grave? Che Bennacer è andato in diffida e al prossimo giallo sarà squalificato. Per la cronaca, tra due partite arriva il derby.

      • Fabio

        20 Gennaio 2020 at 09:29

        Voti populisti perché date addosso sempre agli stessi. Conti ha fatto una buina partita. Ha perso Lasagna sul goal, vero, ma il vero oroblema è che Lasagna in area non lo deve di certo tenere Conti. Ha scalato male la linea difensiva. Su Bennacer e sull’ammonizione. Ha fermato una ripartenza pericoloda. Chiaro che se Kessie gioca da fermo e deve chiudere sempre lui le ammonizioni chi se le prende?

        • Fabio

          20 Gennaio 2020 at 09:32

          Leggi i voti delle principali testate… Non ce n’è uno che dica che Bennacer abbia giocato male

          • Fabrizio Tomasello

            20 Gennaio 2020 at 12:06

            Io a Bennacer ho dato 6.
            Perdonami, in quale universo parallelo il 6 è il voto che si dà ad uno che gioca male?

        • Fabrizio Tomasello

          20 Gennaio 2020 at 12:15

          Conti ha fatto una buona cosa nell’azione del primo gol del Milan (anzi, molto buona), non una buona partita. Fino a quando è rimasto in campo Sema lo ha saltato sistematicamente e ti ricordo che Conti, oltre a spingere sulla fascia, dovrebbe fare il difensore. Nel gol del 2-2 Lasagna era marcato da Conti fin dall’inizio dell’azione, non è che gli si sia materializzato davanti all’improvviso, se l’è proprio perso e quindi l’errore è ancora più grave.
          Tornando a Bennacer, riguardati l’azione del cartellino giallo e dimmi onestamente se si trattava una ripartenza pericolosa da fermare a tutti i costi. Io credo invece che ancora una volta sia stata una giocata frutto di irruenza e mancanza di controllo del proprio corpo da parte di Bennacer, un aspetto su cui a Milanello dovranno lavorare molto per farlo migliorare. La mia idea è che l’algerino può diventare uno dei più forti centrocampisti al mondo, ma deve crescere e lo farà anche attraverso partite non brillantissime come quella di ieri.

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