Pagelle
Il Milan come Penelope: fa e disfa, alla fine butta via due punti. Si salvano solo in tre
Se un indizio è un indizio, due sono una coincidenza, tre sono una prova inoppugnabile: il Milan non sa gestire le partite. Un tema che Allegri dovrà affrontare con attenzione in questa sosta.
MAIGNAN – Inchioda a terra un pallone colpito di testa da Del Prato al 38’. È il primo pallone toccato dal portiere rossonero. Non può nulla invece sull’arcobaleno velenoso di Bernabè che riapre il match nel recupero del primo tempo. Incassa anche la rete del pareggio ma la parata che sfoggia al minuto 80’ è da Guinness dei primati. 6
DE WINTER– Torna titolare dopo la non brillantissima prestazione contro la Roma e si applica con ben altra concentrazione. Bravo nel neutralizzare una ripartenza parmense nel finale di primo tempo e subito dopo anche a fornire un assist interessante a Nkunku che non capitalizza. 5,5
GABBIA – Gioca un primo tempo ordinato, mantenendo l’ordine al cospetto di un Parma intimorito. Quando però i ducali alzano la testa, anche Matteo perde la bussola come tutti i suoi compagni. Soffre il confronto con Pellegrino che in più di una circostanza lo mette in difficoltà. 5,5
PAVLOVIC – Offre supporto alla manovra, come richiesto da Allegri, ma è attento anche dietro, almeno fino a quando il Parma non decide di offendere. 5,5
SAELEMAEKERS – Si scrolla di dosso tutte le tensioni accumulate nel contro la Roma e al 12’ sblocca la partita con un sinistro radente che buca un Suzuki sonnolento. Dopo appena 10 minuti e con una giocata intraprendente va a guadagnare un rigore che vale il raddoppio. Inspiegabile però, a partita in parità, la giocata di tacco a due metri dalla porta di Suzuki, e ancor di più il gol divorato due minuti dopo alla fine di una cavalcata solitaria verso la porta parmense. Come rovinare una prestazione altrimenti sontuosa. 6
FOFANA – Sfrutta la sapienza tattica di Modric per inserirsi nei corridoi aperti dal croato, ma è dietro che oggi Fofana mostra qualche disattenzione di troppo. Forse la sua peggiore prestazione stagionale. 5
MODRIC – È incredibile il numero di palloni che riesce a toccare in ogni angolo di campo, come se avesse una calamita attaccata agli scarpini. Tra intercetti, palloni estirpati dai piedi degli avversari, passaggi illuminanti, è sempre più il faro rossonero. Purtroppo anche Luka si fa trascinare nel vortice di insicurezza che a inizio ripresa attanaglia la squadra. Rimedia anche un giallo dopo un passaggio sbagliato. In pieno recupero cerca la via del gol con una conclusione dal limite che non sorprende Suzuki. Annotiamo con sorpresa la prima insufficienza del principe croato. 5,5
RICCI – Copre le spalle a Modric quando Luka si spinge avanti ed è molto efficace in diverse coperture difensive, ma non regge l’onda d’urto parmense nel secondo tempo e alla fine lascia il posto a Pulisic. 5,5
ESTUPINAN – Torna dopo qualche settimana ai box e gioca un po’ a nascondino. I tifosi rossoneri si accorgono di lui, purtroppo, quando nel finale di primo tempo non regge botta a un contrasto di spalla con Britschgi da cui nasce la rete di Bernabè. Si riscatta parzialmente con un intervento salvavita su Pellegrino proprio all’alba della ripresa. 5
NKUNKU – Leao lo cerca e già questo è un buon segnale. Lui offre il passaggio a Saelemaekers che gli vale come assist al Fantacalcio, ma resta piuttosto avulso dal gioco, anche se i compagni provano a metterlo in partita. Allo scadere del primo tempo ci prova dal limite ma Suzuki ci mette una pezza. Esce a inizio ripresa dopo l’ennesima prestazione ibrida, che lo colloca di diritto nella categoria degli oggetti misteriosi del Milan. 5
LEAO – Del Prato si aggrappa in continuazione alla sua maglietta, approfittando del fatto che l’arbitro guardi spesso altrove. Al 7’ ha l’opportunità di mandare Nkunku un porta ma sbaglia l’ultimo passaggio. Ci riprova dopo un paio di minuti e stavolta serve un miracolo di Valenti. Bravissimo nell’esecuzione del calcio di rigore che al 25’ garantisce il doppio vantaggio al Milan. Anche lui, come tutta la squadra, evapora per lunghi tratti, poi inventa letteralmente un assist di tacco che manda Pulisic in porta. 6
dal 60’ LOFTUS-CHEEK – Il Milan della ripresa fa paura ad Allegri che per questo ricorre a RLC per innervare il centrocampo e restituire brillantezza alla manovra. L’inglese non sempre ci riesce, ma a far meglio di Nkunku ci vuole davvero poco. 5,5
dal 70’ PULISIC – Torna in campo da quel maledetto rigore sbagliato contro la Juve e appena entrato se ne divora praticamente un altro, solo che in movimento. 5
dal 70’ BARTESAGHI – Porta un po’ di equilibrio al Milan, di sicuro più efficace di Estupinan. 6
dal 86’ ATHEKAME – s.v.
ALLEGRI – Il Milan inizia bene e mette subito in ghiaccio la partita, ma poi arretra parecchio il baricentro limitandosi a controllare senza cercare di chiudere il match. Risultato: Bernabè riapre la partita sul finale di primo tempo e Allegri inizia il suo rosario di imprecazioni. La scossa all’intervallo non arriva, anzi, i rossoneri entrano nella ripresa ancora più molli. Il tecnico livornese sdogana anche il 4-4-2, che poi diventa un 4-4-1-1, ma il pareggio arriva ineluttabile. Diventa poi quasi irritante la reazione nel finale del Milan che sfiora il terzo gol almeno 3 volte: perché addormentarsi per più di metà partita anzichè giocarla per bene? Una domanda che Allegri dovrà porsi e porre ai suoi giocatori, specie se si vogliono far crescere le ambizioni di Leao e compagni. 5

Devi essere loggato per postare un commento Accedi