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Analisi

Il Milan perde tutto. Nessun alibi per chi lo ha distrutto

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L’immagine più bella della finale di Coppa Italia fra Milan e Bologna è stata l’inquadratura della tribuna rossonera, le facce contrite di Ibrahimovic, Furlani, Moncada e Scaroni, i distruttori (assieme a Cardinale e alla famiglia Singer) del progetto che faticosamente aveva ricostruito il Milan portando lo scudetto del 2022, quello che rimarrà l’ultimo per chissà quanti anni. In campo, come al solito, il nulla più totale, in bacheca nessun trofeo, giustamente, sia perché il Bologna è squadra vera al contrario del Milan, sia perché questa proprietà non merita di alzare al cielo neanche un ombrello.

Fallimento

Sbando assoluto, il Milan è alla deriva, le due proprietà americane se ne infischiano del progetto sportivo, la dirigenza ha zero carisma e ancor meno idee, addirittura Moncada (quello che ricopre il ruolo che fu di Maldini) nel pre partita ostentava sicurezza, faceva credere che il club avesse ed abbia le idee chiare. Niente di più sbagliato, questa società ha commesso solo errori, non meritava e non meriterà mai anche un solo briciolo di gloria, non devono avere appigli a cui aggrapparsi, devono riuscire ad arrampicarsi su una parete liscia. Se ci riescono. Ed ora tutti ad abbonarsi per l’anno prossimo, non ci deludete.

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