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Analisi

Al Real Madrid contestano, al Milan festeggiano. Le colpe non sono soltanto in società

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La conoscete la favola della cicala e della formica? La cicala passa l’estate a cantare e si ritrova senza cibo per l’inverno, la formica in estate lavora e nei mesi freddi ne raccoglie i frutti. Ecco, i tifosi del Milan sono quasi tutti cicale, passano la vita a gufare l’Inter, corrono allo stadio a festeggiare il nono posto, la Coppa d’Arabia e la finale di Coppa Italia, ogni tanto cantano il coretto “Cardinale devi vendere“, più per diventare virali sui social che per reale sentimento, ma appena la squadra vince (partite totalmente inutili, peraltro), fanno tabula rasa di tutto, spengono il cervello ed esultano beati.

Differenze

E, mentre i milanisti si godono la finale di Coppa Italia come massimo traguardo raggiungibile, a Madrid monta la rabbia ed i tifosi del Real scendono in piazza per contestare una società che negli ultimi 11 anni ha vinto 6 Coppe dei Campioni. Quando c’è ambizione accade questo, quando ci si accontenta, invece, accade ciò che vediamo a Milano, ovvero una tifoseria mediocre che merita pienamente una proprietà con ambizioni altrettanto mediocri, esattamente come un elettorato poco richiedente merita una classe politica simile. Le colpe non sono solo di Elliott e RedBird, ma anche di un pubblico dalle misere richieste.

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