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Analisi

E’ bastato il derby a capovolgere i giudizi sul Milan

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E’ proprio vero che basta poco a cambiare tutto nel calcio e che una vittoria o una sconfitta possono incredibilmente modificare giudizi e valutazioni. E così, il Milan in poche ore passa dagli insulti agli elogi, dal massacro alla beatificazione, dalla passione alla resurrezione, tanto siamo pure in tempo di Pasqua. Perfino Sergio Conceiçao, dato da tutti per un condannato a morte, dopo il successo contro l’Inter e la finale di Coppa Italia raggiunta sembra poter avere ancora qualche possibilità di essere confermato sulla panchina milanista anche nella prossima stagione.

Vittorie

Attenzione a valutare bene la situazione, però. Vincere la Coppa Italia (c’è comunque da giocare la finale col Bologna che non è squadra mediocre, anzi) che andrebbe ad aggiungersi alla Supercoppa, non vorrebbe dire aver salvato la stagione che, per inciso, resta un disastro. Ci sarebbero due trofei in più in bacheca, verissimo, e proprio in queste pagine abbiamo sempre scritto che un successo sportivo vale più di mille bilanci. Tutto vero, tutto sacrosanto, ma occhio a giudicare oro tutto ciò che luccica, perché spesso una vittoria può essere fuorviante molto più di una sconfitta.

Differenze

Non sono in pochi, infatti, a rialzare il Milan moribondo, a rivalutare l’annata e, come detto, a concedere ancora speranze alla permanenza in Italia di Conceiçao. Ma la Supercoppa e la Coppa Italia non sono percorsi: la prima è un mini torneo di due partite, la seconda quasi, col primo turno contro le riserve del Sassuolo, poi i successi contro Roma ed Inter, certamente da considerare di più, ma non abbastanza per concedere attenuanti ad una stagione orribile, fatta di errori ed orrori, senza uno straccio di gioco e di continuità. Tenetelo sempre a mente.

Futuro

Se il Milan vincerà la Coppa Italia, Sergio Conceiçao andrà via con due coppe in saccoccia e magari due sigari fumati ancheggiando negli spogliatoi. Ma i rossoneri saranno comunque noni in classifica ed il nuovo progetto non potrà essere il proseguimento del disastro attuale, così come non poteva proseguire quello di Pioli, così come non poteva proseguire quello di Allegri alla Juventus che si è chiuso, guarda caso, nonostante la vittoria dei bianconeri in Coppa Italia. Ben vengano i trofei, ma la Coppa Italia dura lo spazio di 4-5 partite diluite nel corso dell’anno, competere per lo scudetto è tutt’altra cosa.

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