Analisi
Milan: che la Coppa Italia non stravolga i piani

E’ stata una serata bellissima per il Milan, quella della semifinale di ritorno di Coppa Italia, giocata come poche altre volte quest’anno e che ha permesso ai rossoneri di demolire l’Inter e volare in finale. Strano, stranissimo, il calcio: una squadra, il Milan appunto, che ha faticato contro chiunque, ha buscato gol a grappoli in quasi ogni gara, è nona in campionato, eppure può chiudere l’annata con due trofei in bacheca e, cosa ancor più strana, ha fatto la voce grossa contro l’Inter 5 volte su 5, vincendo 3 derby ed estromettendo i nerazzurri dalla Coppa Italia con un impronosticabile 3-0.
Progetti
Ci possono essere rimpianti per quel che poteva essere in campionato e non è stato, di certo non ci dovranno essere ripensamenti in estate, perché anche se dovesse portarsi a casa Supercoppa e Coppa Italia, Sergio Conceiçao non può restare a Milano. Troppi gli errori, troppa la confusione, troppo approssimativo un progetto che va riscritto dal principio. Il portoghese può vincere due coppe, è vero, ma impostare una stagione dall’inizio per tornare ad essere competitivi anche in serie A è un’altra cosa. La Coppa Italia va vinta, perché al Milan si deve vincere, sempre e comunque, poi a giugno si potrà congedare Conceiçao, radere al suolo la rosa e ripartire con un programma serio.
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