Pagelle
Dietrofront Milan: non è il 3-4-3 la soluzione. Deludono i soliti
I rossoneri reggono un tempo, poi incassano il gol di Ederson senza mai riuscire a reagire. Sconfessato il cambio modulo con la solita delusione firmata Leao.

MAIGNAN – La squadra subisce la pressione atalantina ma Mike è praticamente inoperoso per tutto il primo tempo. Al primo tiro in porta però deve soccombere di fronte all’incornata a colpo sicuro di Ederson. 6
TOMORI – Spesso sollecitato nel cuore dell’area, risponde con attenzione. A inizio ripresa si concede anche un’interessante percussione sulla destra che però non produce gli effetti sperati. Subito dopo però cambia la musica e anche Fik cede. 5,5
GABBIA – Fatica a tenere a freno un Retegui fastidioso. 5,5
PAVLOVIC– La più bella giocata del serbo arriva al 75’ quando con un intervento che è tempismo alla stato pure impedisce a Retegui di chiudere il match. 6
JIMENEZ – Soffre le discese di Zappacosta e non riesce a garantire spinta in fase offensiva. Al 43’ però ha un lampo e con un filtrante serve Jovic nel cuore dell’area, un’azione che avrebbe meritato miglior fortuna. Farfallone oltre misura in fase difensiva, al 74’ Zappacosta lo espone a una figuraccia e per fortuna Retegui non segna a due metri dalla porta. 5
FOFANA – Inizia la ripresa con una cavalcata che in confronto le Valchirie erano dilettanti, peccato che Reijnders non riesca ad approfittarne. Carico, si prende la briga di una tiro da 40 metri, deviato in angolo. Peccato che poi, quando Ederson gli scappa sotto al naso al 62’, il francese non ce la faccia a seguirlo, concedendo al brasiliano di colpire a rete tutto solo nel cuore dell’area. 5
REIJNDERS – Insieme a Leao è l’uomo più avanzato del Milan ma non sempre è lucido nelle scelte. Ha sul destro l’ultimo pallone per il pareggio al 95’ ma la spara in curva. 5,5
THEO HERNANDEZ – Inizialmente sfila sulla fascia che è un piacere, dando la sensazione di essere tornato quello dei bei tempi. Poi si spegne come un cerino e non reagisce più. 5,5
PULISIC – Un po’ avulso dal gioco, si accende a sprazzi, come al 65’ quando strappa sul centrosinistra e serve Leao che però non ne approfitta. 5
JOVIC – A Udine abbiamo apprezzato il suo spirito di sacrificio nell’uscire dall’area e liberare spazio per gli inserimenti di Leao. Stasera il canovaccio è lo stesso, quando però alla fine del primo tempo gli arriva una palla buona, Luka stoppa e si gira da vero centravanti, ma la conclusione è fuori di poco. 5,5
LEAO – Lanciato nello spazio in diverse occasioni, non riesce mai a trovare lo spunto giusto. Al 52’ ha un’ottima opportunità sul sinistro, ma la conclusione di Rafa è sbilenca e anche deviata. Il suo secondo tempo è un compendio di tutto quello che non dovrebbe fare un attaccante: mai pericoloso, svagato, slegato dai compagni, chiude in bellezza tentando un tacco incomprensibile nel cuore dell’area a 10 minuti dalla fine. 4
dal 74’ JOAO FELIX – Entra con energia e vitalità ma non ne azzecca una e il tiraccio al minuto 86’ che finisce in fallo laterale è la dimostrazione plastica di tutto ciò. 5,5
dal 74’ ABRAHAM – Entra ma non se ne accorge nessuno. 5
dal 74’ SOTTIL – s.v.
dal 82’ GIMENEZ – s.v.
dal 82’ CHUKWUEZE – s.v.
CONCEICAO – Il secondo quarto d’ora di gioco è emblematico: il Milan lo chiude con un 19% di possesso palla, a dimostrazione di un match tendenzialmente subito. Ma la strategia di Conceicao è proprio questa: difendere basso e far partire il contropiede con lanci in profondità per Leao. L’atteggiamento però è nel complesso troppo rinunciatario, anche perchè quando attacca, come nel finale di primo tempo, riesce a essere molto pericoloso. Nella ripresa cambia lo spartito, il Milan attacca a spron battuto, ma la spregiudicatezza non paga e infatti l’Atalanta segna e vince. Nel finale il tecnico cambia giocatori e spartito almeno 4 volte, a dimostrazione di una confusione che non è accettabile a questi livelli e soprattutto dopo 4 mesi di lavoro con la squadra. 4,5
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