Al Milan serve qualcuno che disprezzi il Milan

Sembra assurdo, eppure siamo oltre la metà di aprile e la programmazione del Milan 2025-26 è ancora in alto mare, come se non ci fosse nulla da correggere, come se queste ultime partite abbiano anche solo un minimo di significato o di senso. Giorgio Furlani continua a fare colloqui con i direttori sportivi senza cavarne un ragno dal buco; “Ci riaggiorneremo“, fanno sapere fonti vicine all’amministratore delegato rossonero, una frase inutile che altro non fa che rimandare la riorganizzazione sportiva del club e della squadra. E se alla fine il Milan si ritrovasse col classico cerino in mano?

Scelte

La realtà è che questo continuo procrastinare denota l’enorme indecisione di una dirigenza che sa di non poter sbagliare ancora le scelte su allenatore e giocatori, ma che teme terribilmente il proprio errore. E sapete quale figura servirebbe ai rossoneri? Qualcuno che non veda il Milan come meta d’arrivo, come apice della carriera, come i regali dei genitori la mattina di Natale. Serve qualcuno che entri con i guanti per paura di essere contaminato e che dica: “Io non vengo qui a fare figuracce, vengo a vincere, quindi regolatevi”. Altri Moncada e altri Fonseca genererebbero l’ennesima stagione deludente.