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Milan, l’ennesimo ribaltone porta una doppia firma

La squadra di Conceicao fa e disfa, poi fa nuovamente e alla fine porta a casa 3 punti che non serviranno a molto, ma almeno restituiscono ai rossoneri un pizzico di serenità.

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SPORTIELLO – Subisce un gol al primo tiro in porta, con responsabilità limitata. Idem in occasione della doppietta di Krstovic che lo impallina come un tordo. Non regala una gran sensazione di sicurezza e con i piedi è molto approssimativo. 5

WALKER – Arruffone e impreciso, sembra essersi calato alla perfezione nell’inquietante momento rossonero. Quando alla fine del primo tempo sparacchia un cross in curva, fa persino rimpiangere Calabria. Per meritare un ingaggio da 5 milioni l’anno ci vuole ben altro. 5

THIAW– Imita il partner difensivo quanto a nefandezze e al 22’ combina un pastrocchio che quasi manda in porta Pierotti. Osserva senza muovere un muscolo al raddoppio leccese, a conferma di uno stato mentale di confusione evidente. 4,5

GABBIA – Si limita a guardare con deferenza dalla distanza Kristovic che la butta in rete, tenta il riscatto segnando il gol del pareggio, ma anche stavolta ci pensa il Var a negare la gioia ai milanisti. Incerto anche con i piedi. A dispetto delle lamentele del suo procuratore, Matteo deve quanto prima ritrovare serenità e concretezza. 4,5

THEO HERNANDEZ – Indicato per tutta la settimana come uno dei giubilati eccellenti del Milan, invece Conceicao lo schiera tra i titolari, per giunta di nuovo con la fascia di capitano al braccio. Theo evidentemente apprezza e dopo 60’’ offre l’assist vincente per Gimenez, peccato che il messicano sia in leggerissimo offside. Ci riprova al 12’, ma il centravanti rossonero sbaglia tutto, e anche al 24’ quando si intravede il vecchio carro armato che travolgeva tutto e tutti. Nella ripresa, con l’ingresso in campo di Leao, riduce le sue percussioni, ma alla fine confeziona una delle migliori partite della sua grigia stagione. 6,5

MUSAH – Prende iniziativa e appena dopo il gol del Lecce tenta la via della rete con una gran botta dal limite che Falcone respinge a fatica. Al 55’ Leao gli mette un bel pallone in mezzo, ma il colpo di testa non è il pezzo forte della casa e la zuccata finisce fuori. 6

BONDO – Anche l’ex Monza, come il compagno di reparto, tenta la soluzione personale da fuori area in avvio e pure lui trova il portiere leccese ad opporsi. Gioca semplice e lo fa anche con una discreta pulizia, però non incide mai e soprattutto assiste impassibile all’azione del secondo gol leccese. 5,5

JIMENEZ – Coprotagonista negativo in occasione del gol subito dal Lecce. Si agita molto ma senza gran costrutto e alla fine risulta solo tanto fumo e niente arrosto. Alla fine del primo tempo resta negli spogliatoi. 5

REIJNDERS – Pesa come un macigno il pallone perso al 6’ che vale il gol del vantaggio leccese. Poi illumina il Via del Mare con un filtrante per Gimenez alla mezz’ora. Meno appariscente del solito, ma prezioso nella mezz’ora finale che porta alla vittoria rossonera. 6

PULISIC – Inizio vibrante per l’americano che nei primi 3 minuti di gioco imbastisce un paio di azioni pericolose. Poi rallenta, ma nella ripresa, quando si sposta a destra per l’ingresso di Leao, ritrova efficacia e al 70’ prima si procura, poi trasforma il rigore del pareggio. E non è finita perchè al 79’ raccoglie un cioccolatino di Leao che trasforma in oro per l’insperato vantaggio milanista. 7,5

GIMENEZ – Segna un bel gol dopo appena un minuto di gioco, ma è in fuorigioco millimetrico e la gioia si spegne in gola ai tifosi rossoneri. La connection con Theo si ricrea poco dopo, ma stavolta Santi sparacchia a lato, e ancora al 25’ quando Gimenez sciupa tutto con un sinistro sgonfio che fatica ad arrivare tra le braccia di Falcone. Inspiegabile lo stop a inseguire sul perfetto assist di Reijnders che lo manda in porta. Interessanti un paio di giocate da centravanti sul finire di primo tempo: prima svetta sui centrali leccesi e incorna troppo centrale, poi conclude di tacco anticipando il diretto marcatore ma il pallone è deviato di un soffio fuori. Sfortunatissimo a inizio ripresa quando difende un pallone con i denti e poi lo spedisce contro il palo a portiere battuto. 5,5

dal 46’ LEAO – Con il suo ingresso in campo la manovra è meno fluida però la palla arriva spesso dalle parti di Rafa che la spedisce sempre giudiziosamente in mezzo. Dal suo piede parte l’azione del primo gol milanista, poi al 79’ tenta anche la conclusione, ma il suo violento sinistro è troppo centrale. E allora ricomincia a metterla in mezzo e così scodella l’assist vincente per 2-3 di Pulisic. Decisivo. 7

dal 61’ JOAO FELIX – Liscia clamorosamente il pallone messo in mezzo da Leao e toccato da Abraham, ma ha la fortuna che Gallo si trovi in linea con la sua svirgolata e finisca per buttarsela in porta da solo. Un autentico gollonzo. 6

dal 61’ ABRAHAM – In campo al momento della clamorosa rimonta. E questo qualcosa vorrà pur dire. 6,5

dal 74’ SOTTIL – Conceicao lo getta nella mischia piazzandolo a destra sulla linea dei difensori, una decisione insolita che nasce dal desiderio di provare a vincere a tutti i costi. Dopo pochi minuti conclude in porta e costringe Falcone a una gran parata. 6

dal 74’ FOFANAs.v.

CONCEICAO – Al termine dei 12 giorni più orrendi della recente storia del Milan, al termine dei quali Conceicao ha rovinato non solo questa, ma anche la prossima stagione, il tecnico portoghese procede a una parziale rivoluzione. La partita è un compendio di questa sciagurata stagione: due gol rossoneri annullati per fuorigioco millimetrici, due gol incassati per inaccettabili leggerezze difensive e alla fine partita ribaltata con tre reti nel finale. I buoi sono ormai irrimediabilmente scappati ma questa vittoria se non altro restituisce un pizzico di serenità alla squadra. 6,5

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