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Milan, tre punti e poco più: un rossonero fa sorridere i tifosi, un altro preoccupa

Dopo ben cinque mesi il Milan conquista due successi consecutivi in serie A, ma la vittoria contro un pallido Verona è troppo sofferta. La decide Gimenez su assist di Leao.

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MAIGNAN – Con la testa è rimasto a Rotterdam e il primo tiro che gli arriva, al 3’, gli scivola tra le mani come una saponetta. Per fortuna si impenna sopra la traversa. Stranamente insicuro anche poco dopo quando Theo lo invita a uscire, ma Mike resta in porta mettendo in difficoltà il connazionale. Stranamente e insolitamente impreciso anche nei lanci con i piedi e per concludere un’uscita alta con il pallone guizza via dalle sue manone protese. La conferma di un momento particolarmente delicato per Maignan che inizia a preoccupare i tifosi milanisti. 5 

WALKER – Quando al 26’ recupera palla in difesa e riparte attraversando tutto il campo sembra di rivedere il Theo dei bei tempi, ma sull’altra fascia. A fine primo tempo Conceicao lo lascia negli spogliatoi, pensando soprattutto alla partita di martedì contro il Feyenoord. 6,5

GABBIA – Contrasta un cross a braccia larghe e rischia di fare il frittatone in chiusura di primo tempo, per fortuna che è pochi centimetri fuori area altrimenti sarebbe stato un rigore sacrosanto. 5,5

THIAW – Si fa scippare il pallone da Sarr e poi non riesce a fermarlo in area, la fotografia dell’ennesimo approccio molle del Milan. Si riscatta al 18’ con un bel recupero sul centravanti veronese lanciato a rete. Poi gestisce la difesa rossonera senza affanni. 6

THEO HERNANDEZ – Gioca in costante proiezione offensiva vista la pericolosità inesistente del Verona, ma si limita a fare il compitino, mai una giocata in avanti, sempre e solo il passaggino laterale al compagno. 6

FOFANA – Non è più lui, lo ripetiamo da settimane. Fofana è un giocatore prosciugato, senza più energie e per questo a frequentissimo rischio errore. Come quello che innesca una pericolosa ripartenza del Verona al 54’. 5

REIJNDERS – È come sempre il giocatore più propositivo del Milan. C’è lui all’origine di tutte le iniziative offensive rossonere e al 24’ tanta una conclusione velenosa dal limite che costringe Montipò a un complicato intervento. Nella ripresa la stanchezza si fa sentire e abbassa il volume delle sue giocate. 6,5

MUSAH – Invocato a gran voce per regalare alla squadra sbilanciata in avanti il famoso equilibrio, Musah in realtà è capace di offrire solo grande confusione. Il giallo rimediato dopo appena un quarto d’ora lo costringe a giocare in punta di piedi. Riesce a divorarsi un gol clamoroso proprio allo spirare del primo tempo, ma nella ripresa ci riprova con un paio di conclusioni dal limite, una delle quali va a sfiorare l’incrocio dei pali. 5,5

JOAO FELIX – Sbraccia, si agita, frulla le gambe senza però trovare il bandolo della matassa per bucare la difesa veronese. Al 27’ rischia quasi di sbloccare il match con un cross dalla trequarti apparentemente senza pretese che però rimbalza davanti alla porta e Montipò è costretto a volare per la deviazione in angolo. Lezioso ai confini dell’autolesionismo quando scambia due volte con Gimenez, fino a perdere palla, quando avrebbe la possibilità di concludere a rete. Gli va riconosciuto comunque il merito di essere sempre in partita, senza i blackout a cui ci ha abituato qualcuno. 6

SOTTIL – Comprensibile che l’intesa con Theo non esista, visto che i due a stento si conoscono, però sbagliare anche i passaggi a due metri forse è troppo. Prova a liberarsi dalla tensione con un paio di giocate interessanti sulla sinistra che però non trovano pronti i suoi compagni nel cuore dell’area. Esce a fine primo tempo senza lasciare il segno. 5,5

GIMENEZ – Fa ammonire Coppola in avvio, ma per il resto fatica a trovare aria pulita in area. E quando viene fuori a cercar palla non è nemmeno particolarmente preciso nello scambiare con i compagni. Quando poi al 32’ segna un gran gol, è in posizione di fuorigioco. Gioca una partita difficile, senza vedere uno straccio di pallone giocabile, quando poi però gliene arriva uno, lo butta in rete con il più semplice dei colpi di testa a porta vuota. La sintesi del bomber vero. 7

dal 46’ LEAO – Ancora una volta Conceicao si gioca la carta Leao dalla panchina. Solita compilation di tacchi inutili e irritanti, un paio di rigori richiesti per nulla, una sfilza incomprensibile di controlli sbagliati e un paio di conclusioni che non trovano il bersaglio. Poi come un lampo l’assist per Gimenez che porta in vantaggio il Milan. 6,5

dal 46’ JIMENEZ – Cerca di prendere iniziative, ma non trova sbocchi e soprattutto compagni pronti a supportarlo. Reagisce stupidamente al buffetto di Dida al 58’ e rischia un rosso per reazione. È suo però il lancio con il contagiri che pesca Leao in area nell’azione del vantaggio rossonero.  6,5

dal 67’ PULISIC – Si vede poco. 6

dal 81’ ABRAHAMs.v.

dal 87’ TERRACCIANOs.v.

CONCEICAO – Dopo la fallimentare prestazione di Rotterdam mette in atto una mini rivoluzione che però non produce effetti, così a inizio ripresa cambia di nuovo. Non cambia molto dal punto di vista della qualità del gioco, ma è proprio sull’asse dei nuovi acquisti Jimenez-Leao che nasce il gol del Bebote che vale i tre punti e una discreta rincorsa nella caccia al quarto posto con vista Champions. 6

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