Siamo così sicuri che Pavlovic non sia utile al Milan?

Il Milan batte per 1-0 il Girona nell’insopportabile girone unico di Coppa dei Campioni e conquista una vittoria che fa tirare un sospiro di sollievo all’affranto pubblico milanista. Ma, alla fine, poco importa, perché i rossoneri non hanno alcuna velleità in Europa e quindi, che passi o meno alle fasi successive, conta fino ad un certo punto. Il Milan dal DNA europeo è finito da un pezzo, questo prova a rimanere a galla fra uno sbadiglio e l’altro, motivo per cui è inutile fare analisi su partite e classifica, molto più interessante approfondire la valutazione su alcuni singoli, specie in tempo di calciomercato.

Desaparecido

E’ il caso, ad esempio, di Strahinja Pavlovic, dato per partente da una settimana e lasciato ad ammuffire in panchina già dall’autunno. Fonseca, dopo averlo lanciato come titolare all’inizio, gli ha preferito Gabbia e Thiaw, Sergio Conceiçao ha sostituito l’italiano con Tomori snobbando ancora il serbo. Ora, però, l’infortunio di Thiaw e gli interrogativi sul futuro dell’anglo canadese hanno permesso a Pavlovic di tornare a respirare aria di campo, giocando titolare la gara di coppa a San Siro contro il Girona, occasione per farsi rivedere di nuovo dai tifosi.

Utilità

E il serbo, crampi finali a parte, si è discretamente disimpegnato, mostrando serietà, professionalità e appena un pizzico di ruggine. Vien da chiedersi: ma questo giocatore davvero non può far comodo al Milan e va venduto (anzi, svenduto) al primo che passa per la strada? Tralasciando i folli paragoni con Jaap Stam che si udivano in estate, Pavlovic è certamente un buon difensore: gran fisico, carattere forte, buona personalità e guida della difesa. Non è la reincarnazione dei migliori stopper della storia rossonera, ma forse privarsene come l’ultimo degli inetti potrebbe essere un errore, l’ennesimo del calciomercato milanista e di cui non si sente davvero il bisogno.