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Milan horror bastonato dalla Juve: per alcuni rossoneri è ora di dire basta
Dopo un primo tempo accettabile, il Milan si squaglia letteralmente, colpito a morte dalle nefandezze di alcuni suoi uomini.
MAIGNAN – Un paio di giocate con i piedi nel primo quarto d’ora non da Maignan, poi una parata su Yildiz al 35’ dalla stessa posizione da cui aveva preso gol a Riyad. In realtà a metà partita accusa un problemino all’adduttore destro che lo costringe a rinviare solo di sinistro. All’altezza del 52’ si oppone un paio di volte in maniera miracolosa prima a Weah, poi a Koopmeiners, sanando un peccato mortale di un superficiale Hernandez. Poi però anche Mike è costretto ad alzare bandiera bianca di fronte alle schifezze dei suoi compagni di squadra. 6
EMERSON ROYAL – Mbangula lo salta con irrisoria facilità ed è infatti l’esterno bianconero, dopo essersi liberato come di consueto dell’ex Tottenham, a portare avanti la Juve con un tiraccio deviato proprio dal brasiliano. Nel primo mette Reijnders solo davanti al portiere, ma non può bastare a sanare la solita prestazione insufficiente. Anche ammonito, esce nel finale. 4,5
TOMORI – Indossa ancora la maglia rossonera ma è già virtualmente un giocatore della Juve, altrimenti non si spiega il modo di contrastare Weah in occasione del raddoppio juventino. Imbarazzante! 4
GABBIA – Strattonato in malo modo da Gatti che sfiora il gol al 21’. Poi prova a tenere in piedi una difesa formata da uomini del tutto inaffidabili. Nel finale tenta anche un’improbabile conclusione dalla distanza, ma senza trovare la porta. 5,5
THEO HERNANDEZ – Si fa mettere in mezzo da McKennie, ma spinge con discreta intensità e nel primo tempo ha anche un paio di buona opportunità per sbloccare il risultato, ma la mira non è quella delle migliori giornate. Al 52’ commette un errore inaccettabile a questi livelli, perde una palla sanguinosa nel cuore dell’area di rigore e regala a Koopmeiners un’opportunità clamorosa. Per fortuna di Theo c’è Maignan a metterci una pezza, ma la sciatteria intollerabile del mancino rossonero è da censurare. Al minuto 80’ sfodera una percussione interessante, ma ormai i buoi sono scappati. 4
FOFANA – La fenomenale diga rossonera si è ormai sbriciolata. 5
BENNACER – Si ostina a portar palla, anche troppo, ma la condizione è quella che è e spesso la perde. Approssimativo il rinvio al 33’ che quasi consente alla Juve di segnare. Ammonito, Conceicao lo richiama in panchina. 5
MUSAH – Scambia posizione con Leao e gli offre un bel pallone da sinistra, ma Rafa non chiude. Poi solo chiacchiere e distintivo, corsa e confusione. 5
REIJNDERS – L’uomo ovunque del Milan: c’è per l’ultimo passaggio in fase offensiva ma è anche pronto a sacrificarsi dietro in aiuto ai compagni. Al 17’ viene pescato in area da Emerson Royal, ma Tiji scivola in area. Nemmeno un minuto e si divora un gol clamoroso su azione da corner facendo disperare Conceicao. Almeno si impegna… 5,5
LEAO – Innasca subito una bella azione con Reijnders, poi però spreca. Al 10’ invece ha l’opportunità di capitalizzare ma colpisce a botta sicura Kalulu davanti alla porta; replica al 26’ e ancora una volta non trova il gol, stavolta per un ottimo intervento di Di Gregorio. Poi si spegne colpevolmente e non si vede più. 4,5
ABRAHAM – Al 6’ si ferma a imprecare ad azione in corso: grave errore perchè Reijnders va a catturare un pallone ormai perso solo che poi non trova Tammy a centro area. Corre tanto, ma sempre a vuoto. Quando Leao la mette in mezzo nella ripresa, Tammy fa il difensore per la Juve e spazza via. 4
dal 61’ JIMENEZ – Impalpabile. 5
dal 72’ CAMARDA – Prende il tempo a Kalulu e svetta di testa al 90’ ma non prende la porta. 6
dal 79’ JOVIC – Assente ormai da tempo immemore, fa più lui (in coppia con Camarda) che Abraham in tutta la partita. È pur vero che ci vuole poco. 6
dal 79’ TERRACCIANO – Perché ancora scende in campo con la maglia rossonera? Uno dei misteri del calcio… s.v.
CONCEICAO – Il suo Milan fatica a prendere forma: a Torino la costruzione dal basso non funziona e anche la mira in area avversaria non è vincente, ma i rossoneri, almeno nel primo tempo, reggono botta contro una buona Juve. La ripresa però offre tutt’altro scenario: il Milan rinuncia a scendere in campo e la Juve approfitta delle sconcertanti prestazioni di Theo Hernandez e compagni. 4,5
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