Analisi
Milan, quanto ti mancano Kessie e Tonali
L’attuale Milan ha un mucchio di problemi, a cominciare da una proprietà senza ambizioni, una dirigenza inappropriata ed un allenatore in balia delle onde, senza idee, aggrappato solamente alle prodezze di qualche suo giocatore (quando lo mette in campo e non in panchina). Logico che i rossoneri siano lontani anni luce dalle posizioni di testa della classifica di serie A, ancor più normale che la critica sputi sentenze su scelte inopinate che stanno affossando il Milan, mentre molto meno normale è la presenza dei tifosi sugli spalti, a cui, evidentemente, va tutto bene così.
Lacune
Il campo, del resto, non mente quasi mai e che la squadra di Fonseca faccia acqua in difesa è sotto gli occhi di tutti. Questo perché la retroguardia si muove male, i singoli sono distratti, ma anche perché a centrocampo manca quel filtro che fino a 2 anni fa garantiva Tonali e prima ancora Kessie. I due mediani non sono mai stati rimpiazzati a dovere ed il solo Fofana non può bastare a colmare tutti i buchi. Kessie non volle rinnovare, mentre per Tonali il Milan preferì incassare il valigione di sterline del Newcastle piuttosto che pensare al campo.
Errori
I nodi alla lunga vengono al pettine, la stessa Atalanta che pratica un gioco iper offensivo (quello sì dominante, non il minestrone di Fonseca) conta sul fosforo (e le legnate) di Ederson e De Roon, mentre al Milan Fofana corre dietro a mezza squadra avversaria senza essere supportato da altri. Immaginatelo con accanto il dinamismo di Tonali o la muscolarità di Kessie. Occorrerebbe porre rimedio a tali errori e codeste lacune, ma per farlo il club milanista dovrebbe combattere contro il suo peggior nemico, ovvero il risparmio. E allora va tutto bene così, i tifosi vanno allo stadio e tutti vissero felici e contenti.
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