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La rivincita di Fonseca: rimpasta la squadra e vince il derby. Due rossoneri in copertina

Come contro il Liverpool, il Milan passa in vantaggio con Pulisic. L’Inter rientra con Di Marco, ma nella ripresa viene fuori l’orgoglio rossonero e alla fine la vittoria è addirittura striminzita, con Leao, Abraham e Okafor capaci di mangiarsi gol inauditi.

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MAIGNAN – Impotente su Di Marco che pareggia il gol di Pulisic, poi in chiusura di primo tempo toglie letteralmente dalla porta un destro di Thuram destinato in fondo al sacco. Gran riflesso di Magic Mike al 71’ su una conclusione di Lautaro. 6,5 

EMERSON ROYAL – Ci si continua a chiedere perché mai il Milan l’abbia preso. Dopo aver visto il gol del pareggio interista di Di Marco il mistero s’infittisce. Fa la prima cosa buona della sua avventura milanista in avvio di ripresa, un cross teso e radente sul quale Leao si fa trovare pronto. E non è l’unica volta che il brasiliano si mette in mostra, oltre al fatto che nella ripresa non soffre più Di Marco in fase difensiva. Chissà che anche per l’ex-Tottenham non sia arrivata la partita della svolta. 6,5

GABBIA – Prende il posto di Pavlovic rivendicando l’unica maglia da titolare italiana nel Milan di oggi. Al 22’ è graziato da un fuorigioco precedente perchè entra scomposto su Thuram che lo anticipa: senza l’offside sarebbe stato rigore netto. Non particolarmente reattivo su Lautaro che imbecca Di Marco per il pareggio nerazzurro. Si fa perdonare con un gran salvataggio su Di Marco al 61’, da lì in poi è una crescita continua, fatta di anticipi, interventi risolutivi e una chiusura in bellezza con la meravigliosa incornata al minuto 88’ che fa esplodere la curva sud rossonera. 8

TOMORI – Ritrova il centrosinistra e sembra riacquistare attenzione e concentrazione. Partita giudiziosa la sua, rischiando pochissimo e limitando al minimo le distrazioni. 6,5

HERNANDEZ – Sente la rivalità con Dumfries e sembra pienamente dentro la partita. Lotta con il coltello tra i denti come non lo vedevamo fare da tempo. 6,5

PULISIC – Si traveste da Alberto Tomba al 6’ e parte via in dribbling superando l’intera difesa nerazzurra fino all’ultimo ostacolo che però lo stoppa al momento di concludere. Ci riprova dopo qualche minuto e stavolta arriva a bersaglio facendo esplodere la Sud rossonera. Gioca un primo tempo stellare, poi piano piano si spegne e Fonseca lo sostituisce nel finale. 7

REIJNDERS – Brillante percussione centrale al 5’ e assist per Morata che rischia di stappare subito il derby. Replica a inizio ripresa, con una cavalcata superlativa e altra gigantesca occasione da gol creata dall’iniziativa dell’olandese. Al 63’ scaraventa in porta il pallone del possibile raddoppio rossonero e nuova gran parata di Sommer. Letteralmente luccicante l’assist per Abraham al 76’, ma l’inglese sciupa malamente. È l’anima dell’energica e brillante ripresa milanista. Chiude in bellezza con il cioccolatino dolce per la zuccata di Gabbia che restituisce il vantaggio al Milan. 8

FOFANA – È chiamato al triplo lavoro vista l’inferiorità numerica dei centrocampisti rossoneri, lui ci mette del suo al 37’ perdendo uno sciocco pallone a metà campo che regala all’Inter un’ottima occasione e gli vale anche il cartellino giallo. Non è un uomo di fioretto ma là in mezzo fa sentire, eccome, la sua presenza. 6,5

LEAO – C’era una volta il Milan che pendeva a sinistra grazie allo strapotere di Leao. Oggi il portoghese gioca quasi a nascondino e per tutto il primo tempo non struscia una palla. Poi a inizio ripresa si avventa su un bel cross di Emerson Royal, impatta bene di testa ma troppo centrale e consente a Sommer di sventare. Resta l’unica volta che Leao chiude su un cross proveniente dalla destra, una delle più evidenti lacune dell’attaccante di Almada. La ripresa di Rafa è decisamente più convincente dell’insulso primo tempo giocato ma sul fronte conclusioni verso la porta ancora non ci siamo: addirittura clamoroso il gol divorato al 75’ che nega il gol al Milan. 5

MORATA – È lo spagnolo ad arretrare giocando quasi da trequartista alle spalle di Abraham ed è sempre l’ex Atletico ad avere la prima palla gol dopo 5 minuti, Sommer sventa in angolo. Sempre nel vivo del gioco, con atteggiamento e attitudine da leader. Un po’ egoista al 67’ quando tenta una conclusione pretenziosa da fuori area anziché servire Leao più libero. 6

ABRAHAM – Lotta contro i tre centrali dell’Inter senza mai trovare lo spazio giusto per la giocata. Bravo a difendere il pallone al 75’ e servire a Leao un pallone solo da spedire in rete, ma il portoghese sbaglia tutto. E Tammy si adegua un minuto dopo: messo solo davanti alla porta da un filtrante eccellente di Reijnders, riesce a spedirla fuori facendo disperare il popolo milanista. 6

dal 78’ OKAFOR – Noah prende esempio subito dai suoi compagni di reparto concludendo verso la porta interista al minuto 84’ con una mozzarella moscia che fatica ad arrivare tra le braccia di Sommer. Nel finale riparte per ben tre volte non riuscendo mai a fare la giocata giusta e all’ultimo respiro riesce perfino a tirare in curva un destro a porta vuota che avrebbe chiuso la partita. 5

dal 78’ LOFTUS-CHEEK – Brioso e robusto come dovrebbe essere. 6

dal 86’ CHUKWUEZE – Serve un pallone delizioso a Okafor in pieno recupero, ma lo svizzero spreca tutto. 6

dal 91’ PAVLOVICs.v.

FONSECA – La formazione scelta dal tecnico portoghese, sull’orlo dell’esonero, lascia pensare a una passeggiata verso il patibolo: 4 attaccanti  dal primo minuto e due soli centrocampisti a contrastare la marea nerazzurra, una scelta apparentemente suicida. E invece il Milan entra in campo e aggredisce fin da subito l’Inter passando in vantaggio con Pulisic, come contro il Liverpool. Anche stavolta gli avversari pareggiano, ma la svolta rossonera arriva nella ripresa, con un secondo tempo giocato alla grandissima da Reijnders e compagni. L’unico rammarico è per i 5 gol clamorosi sbagliati davanti a Sommer che avrebbero potuto rendere la vittoria ancora più sostanziosa, ma quello che conta è che arrivano i 3 punti e chissà che la stagione di Fonseca non inizi stasera. 8

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