Il Milan valuta Pioli, ma anche lui valuta il Milan

Le voci su una separazione a fine stagione fra il Milan e Stefano Pioli si rincorrono ormai da mesi con la sensazione che il tecnico emiliano sia giunto a fine ciclo dopo 4 annate e mezzo a Milanello, uno scudetto vinto, una semifinale di Coppa dei Campioni raggiunta ed una Coppa Uefa ancora tutta da giocare. Nulla, comunque, è ancora deciso, i nomi di Thiago Motta e Antonio Conte aleggiano sinistri sulla testa di Pioli, ma la dirigenza del Milan non ha scelto, anzi, un secondo posto in campionato ed un cammino sino alla finale in Europa potrebbero capovolgere la situazione a favore dell’allenatore.

Valutazioni

Eppure, siamo così sicuri che il destino di Pioli sarà determinato unicamente dalla scelta del Milan? Lo stesso allenatore, infatti, potrebbe valutare il proprio futuro e decidere di non proseguire la sua avventura in rossonero anche a fronte del raggiungimento dei traguardi sopra citati. La vittoria della Coppa Uefa, del resto, potrebbe significare il punto più alto della sua esperienza a Milano e l’allenatore potrebbe decidere in autonomia di lasciare il Milan da vincente e non rischiare un esonero in caso di avvio negativo della prossima stagione, tanto per fare il più negativo degli esempi.

Scelte

In fondo, i 4 anni e mezzo a Milanello hanno trasformato Pioli in un tecnico di prima fascia e le offerte per lui potrebbero non mancare: il Napoli, così per fare un nome, potrebbe affidargli il nuovo progetto azzurro dopo il disastro attuale, così come quello di Pioli potrebbe essere un buon nome per l’Atalanta in caso di addio di Gasperini, magari dopo aver vinto la Coppa Italia. O semplicemente, l’attuale tecnico milanista potrebbe prendersi un anno sabbatico in attesa dell’occasione giusta per lui. In ogni caso, non è così scontato che una separazione col Milan dipenda solo ed esclusivamente dalla decisione del club.