Analisi
Milan: la nuova vita di Loftus-Cheek
La scorsa estate ci avevano visto lungo Gianfranco Zola e Paolo Di Canio, grandi conoscitori della Premier League, che avevano pronosticato 7-8 gol ed altrettanti assist per Ruben Loftus-Cheek, neo acquisto del Milan dopo un paio di stagioni complicate al Chelsea, soprattutto a causa di qualche problemino fisico. Ma l’inizio del centrocampista inglese era stato insufficiente dal punto di vista realizzativo (un solo gol, a Cagliari a fine settembre), poi un paio di acciacchi muscolari, tanta sostanza in mezzo al campo ma poche sortite offensive, nonostante il fisico granitico e le qualità di inserimento.
Svolta
Poi, il cambio di posizione, Loftus passa da mezz’ala a fantasista, avanza il suo raggio d’azione di una decina di metri, viene costantemente pungolato da Pioli a stazionare maggiormente nell’area di rigore avversaria, ad inserirsi e a farsi sentire di più in zona gol. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: 3 gol nelle ultime 4 partite di campionato, due simili contro Empoli e Udinese con corsa a rimorchio del portatore di palla, gli altri contro il Bologna di puro inserimento come capitava a Rijkaard, ad esempio. Una vera e propria svolta per il Milan che, in attesa che si sblocchi Leao, ha trovato un uomo potenzialmente da doppia cifra.
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