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Analisi

Jovic è rinato, il Milan si interroga

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Primi tre mesi da incubo, ultimi 30 giorni da sballo. Strano inizio per Luka Jovic, arrivato a Milanello l’ultimo giorno di calciomercato estivo, accolto senza particolari entusiasmi dal popolo milanista e partito malissimo: pessima forma fisica, gol mangiati a raffica, movimenti lenti e macchinosi, dirigenza all’opera per trovare un nuovo centravanti a gennaio. Poi, la svolta: Jovic manda in porta Theo Hernandez che si guadagna il rigore partita contro la Fiorentina e di lì in avanti segna 3 gol in campionato e la doppietta in Coppa Italia contro il Cagliari, alla faccia di chi voleva rispedirlo a Firenze con viaggio di sola andata.

Futuro

Ed ora il Milan si interroga sul futuro di Jovic: cosa fare adesso e cosa fare a giugno? Certo, è presto ancora per dire che l’attaccante serbo si sia preso il Milan, ma è evidente che oggi Pioli possa fidarsi dello slavo molto più di prima, lasciando riposare talvolta Giroud, cosa che fino ad un mese fa era improponibile. Possibile che in questo inverno la società rossonera non prenda altre punte, ma a giugno è probabile che ne arrivino almeno due, perché Giroud sarà sempre più “grande”, mentre Jovic ha altri 5 mesi per mettere dubbi al Milan, continuando a segnare e ad aiutare la squadra di Pioli nel suo percorso. Forse bastava dargli questa fiducia.

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