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Analisi

Milan: emergenza infortuni senza fine, non può essere solo un caso

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Ci risiamo: il Milan è un’altra volta in emergenza e domenica sera a Napoli Pioli avrà i giocatori contati, specialmente in attacco. Un altro anno, insomma, in cui i rossoneri si ritrovano a dover fare i conti con infortuni in serie, guai muscolari e defezioni che costringono l’allenatore a fare i salti mortali per schierare una formazione decente e i calciatori sani obbligati agli straordinari col rischio di giocar male e, oltretutto, di farsi male pure loro. Attualmente, Pioli non può contare sul lungodegente Bennacer, su Sportiello, su Bartesaghi, su Loftus-Cheek, su Chukwueze e su Jovic, senza citare Caldara per decenza.

Casualità?

In giro si parla di sfortuna, i social impazzano a suon di commenti che tirano in ballo la malasorte, ma ciò può essere vero solo in parte. Sono ormai 3-4 anni che il Milan subisce infortuni in serie, per cui o c’è una pessima gestione atletica a Milanello, oppure alcuni elementi della rosa hanno i muscoli di cristallo ed una tenuta precaria. Del resto, se Loftus-Cheek nelle ultime stagioni al Chelsea ha saltato tantissime partite un motivo ci sarà, così come che Jovic (uno che l’anno scorso ha segnato quanto Posch che di mestiere fa il difensore) conviva con una particolare gestione muscolare non è certo una notizia dell’ultim’ora.

Soluzioni

Vogliamo girare all’indietro qualche pagina? Bene, eccoci giunti al capitolo che riguarda Pietro Pellegri che è un infortunio ambulante da oltre tre anni, per non parlare di Zlatan Ibrahimovic che nell’ultima stagione non è quasi mai stato a disposizione in quanto i suoi 41 anni ne accentuavano drasticamente i malanni fisici. Nella prossima campagna acquisti, insomma, anche una cronistoria legata agli infortuni pregressi dei calciatori selezionati potrebbe rivelarsi una mossa saggia da parte della dirigenza, perché appellarsi alla semplice sfortuna svela soltanto una parte di una verità probabilmente più estesa.

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