Milan: il rinnovo di Leao giusto in tempo

Appena in tempo, verrebbe da dire. Eh sì, perché se Rafael Leao non avesse prolungato il suo contratto con il Milan prima della bufera che ha investito il club rossonero nel mese di giugno, forse oggi i tifosi milanisti dovrebbero strapparsi i capelli anche per lui. La tela che ha teso Paolo Maldini per tutta la stagione ha convinto il portoghese, perché il dialogo con l’ex capitano rossonero è stato continuo, perché Maldini ha trovato le chiavi giuste per il rinnovo, sia dal punto di vista economico che tecnico, Leao è stato un po’ coccolato e un po’ strigliato, nessuno gli ha messo né fretta e né paura.

Convinzione

Del resto, l’intenzione dell’attaccante era sempre stata quella di proseguire ancora a Milano, anche se senza firma pure lui sarebbe finito sul mercato per non perderlo a zero fra un anno. Tuttavia, la sensazione è che se il rinnovo non fosse avvenuto prima del licenziamento di Maldini e della cessione di Tonali al Newcastle, probabilmente il calciatore lusitano quella firma non l’avrebbe messa, si sarebbe sentito perso e sconcertato, come infatti è oggi l’intero ambiente milanista, eccezion fatta per gli ottimisti a prescindere e per i ciambellani di corte, ma in entrambi i casi è gente che lascia il tempo che trova.

Caos

Il Milan attualmente è nella confusione più totale, gli stessi calciatori sono attoniti, Leao compreso che con Maldini parlava ed ascoltava, anche perché l’ormai ex dirigente rossonero poteva comunicare solamente col carisma, l’esperienza e la forza del suo nome, mentre gli attuali manager sono considerati come tanti altri, di certo nessuno è attratto dal Milan per la presenza di Furlani o Moncada (ammesso che sappiano chi siano) com’era quando c’era Maldini. Insomma, in un club senza obiettivi concreti che campa alla giornata, la fortuna è aver messo in cassaforte il rinnovo di Leao prima dell’inopinato suicidio sportivo collettivo.