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Milan KO e il Napoli scappa: male tutti, malissimo i due più attesi

Partita decisa da due gol clamorosi divorati da Leao nei primi 5 minuti. Poi altri 5 minuti di follia a cavallo della mezz’ora del primo tempo nei quali i rossoneri incassano due gol. A metà ripresa arriva il gol di Messias, c’è tutto il tempo per riprendere il match ma è un Milan troppo brutto per fare risultato. Molto male, oltre a Leao, anche il compagno di fascia Hernandez.

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Torino-Milan 2-1: primo ko esterno per i rossoneri (© ANSA)

TATARUSANU – Al 20’ è chiamato all’ordine dal Torino per ben due volte nel giro di un minuto: prima Pellegri, poi Schuurs, ma Tata si fa trovare pronto. Non altrettanto tra il 35’ e il 37’ quando incassa i due gol granata. Nella ripresa un paio di uscite a farfalle fanno urlare forte i tifosi rossoneri: “Maignan, torna presto”. 5 

KALULU– Rimedia una gomitata in faccia in avvio e per tutta la partita sembra avere difficoltà agli occhi. Fa una gran fatica, rimedia un giallo e la sua partita dura solo un tempo. 5,5

GABBIA – Rinvigorito dalla super prestazione di Zagabria, incrocia i tacchetti con l’ex compagno Pellegri ma non si fa scrupoli a intervenire duro su Miranchuk a cui chiude un varco importante alla mezz’ora. In occasione dell’uno-due granata è complice del disastro rossonero e da quel momento in poi fatica a riprendersi. 5

TOMORI – Sembra ancora vagamente annebbiato dalla trasferta allo Stanford Bridge. Anche al cospetto dei granata, si lascia irretire e anticipare da Pellegri che impegna Tatarusanu al 19’. È il segnale di una partita storta, per Fik e per tutta la squadra. 5

HERNANDEZ – Primo tempo sonnolento per il francese, si limita al compitino senza mai tentare la giocata e la manovra rossonera ne risente. Nella ripresa riesce a fare addirittura peggio, forzando quando non è necessario, perdendo palloni gravi e non riuscendo mai, dico mai a fare la cosa giusta. Insieme al compagno di fascia portoghese è tra i peggiori in campo del Milan. 4,5

TONALI – La grinta con cui aggredisce qualunque essere vivente in tenuta granata si muova dalle parti del pallone è letteralmente encomiabile. Fatica per quattro ma la squadra non gira e anche la sua prestazione ne risente. Esce a 20 minuti dalla fine in vista del Salisburgo. 6

POBEGA – Energico e duro, come gli chiede Pioli, a fronteggiare in mezzo al campo i suoi ex compagni di squadra. Anche troppo, visto che chiude la partita con un giallo e almeno un paio di interventi a rischio espulsione. Tanto rumore per nulla, direbbe Shakespeare. 5

MESSIAS – Tocca la prima palla decente al 43’ quando ormai i compagni lo davano per disperso: il suo filtrante per Origi però non è sfruttato a dovere dal belga. Segna un bel gol al 67’ ma chiaramente viziato da un fallo che Abisso non vede. 6

BRAHIM DIAZ – Una superba apertura a mettere Leao solo davanti al portiere al 3’ certifica il suo pieno recupero dopo il problemino muscolare. Replica con un’altra geniale apertura per il compagno al 5’ ma ancora una volta Rafa sciupa tutto. Dopo cotanto inizio però Brahim si spegne come una candela e alla fine del primo tempo resta negli spogliatoi. 5,5

LEAO – Dopo 3 minuti ha un’occasione clamorosa ma sparacchia fuori dallo stadio e, incredibile a dirsi, dopo due minuti si ripete con un liscio a botta sicura che grida vendetta. La sua faccia è emblematica e Pioli lo scuote bruscamente. Al 32’ prova ad accendersi ma la conclusione dal limite che tira fuori dal cilindro è a dir poco inguardabile. Esce all’intervallo con molte colpe per la piega presa dalla partita. 4,5

ORIGI – Sale con molta frequenza a recuperare palloni preziosi per far ripartire l’azione. Tanta generosità ma Pioli non è soddisfatto e lo richiama a più riprese per invitarlo ad andare lungo e dettare il passaggio ai compagni. Il problema del belga è che quando poi gli arriva una palla buona nel cuore dell’area, lui si incarta e l’opportunità sfuma. Nei primi minuti della ripresa ha un paio di buone chance: prima viene rimpallato con un braccio in area di rigore, poi arriva in ritardo su un cross di Rebic. Resta in campo fino alla fine ma non se ne accorge nessuno. 5

DE KETELAERE – Catapultato in campo in avvio di ripresa per cercare di scuotere una squadra narcotizzata dall’uno-due granata. Come ormai consuetudine, parte con brio, non trova la giocata vincente e si deprime scomparendo dal campo 5

REBIC – Cross magnifico al 49’ per inaugurare la sua partita, peccato che nessuno dei suoi compagni ne approfitti. Ci mette tanto impegno ma fa anche confusione e non sempre prende la decisione giusta. 5

DEST – Parte subito col turbo e mette un bel pallone in mezzo per Origi che viene contrastato con un braccio largo. Al 53’ altra bella iniziativa del terzino americano che si conclude con una sassata di sinistro che sibila di poco sopra la traversa. Non trova il varco giusto ma è uno dei pochi che ci prova con grinta fino alla fine. 6

BENNACER – Pioli lo butta nella mischia a 20 minuti dalla fine, forse anche troppo tardi vista l’importanza fondamentale di Ismail. In pochi minuti cerca di dare ordine alla manovra, tenta una conclusione dal limite dopo aver interrotto una ripartenza granata e salva un gol quasi fatto da parte di Karamoh. Non male per l’unico vero imprescindibile di questa squadra. 6

GIROUD – s.v.

PIOLI – Quando affronti una squadra tignosa, spigolosa come il Toro e sprechi due occasioni clamorose nei primi 5′ minuti, devi sapere che poi ti aspetta una partita di lacrime e sangue. E infatti prima arriva il 2-0 granata nel primo tempo che indirizza il match, ma anche quando Messias accorcia le distanze i rossoneri non danno mai la sensazione di poter recuperare. Resta il fatto che il Milan non può difendere in quel modo sui calci piazzati perchè il gioco delle belle statuine può essere deleterio. Sarà il caso che Pioli ne prenda atto una volta per tutte. 5

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