Brutto, sporco e cattivo, ma il Milan vince ancora

Il Milan centra a Verona la terza vittoria consecutiva e resta in scia del Napoli capolista. Quanto è stata dura, però, avere la meglio dei gialloblu, rivitalizzati dall’arrivo in panchina di Bocchetti e molto più vicini a quelli di Juric e Tudor che al Verona moscio visto nelle prime giornate con Cioffi.

Il Milan ci ha messo del suo per complicarsi la vita al Bentegodi, perché dopo il vantaggio e il clamoroso errore di Giroud che poteva mettere ko i veneti dopo neanche venti minuti, i campioni d’Italia hanno rallentato il ritmo, lasciato spazio ai padroni di casa e perso quasi tutti i duelli fisici, fino al gol risolutore di Tonali.

Prestazione

La prova del Milan, va detto, è stata tutt’altro che brillante: troppi errori, un’inusuale ansia nella gestione della palla, difesa traballante, attacco confuso con Leao che si è spento dopo un inizio incoraggiante. Eppure, alla fine i rossoneri hanno vinto, merito della giocata Rebic-Tonali, tutta velocità, qualità e tempistica perfetta, ma anche di una mentalità ormai definitivamente acquisita dal gruppo milanista, ovvero quella della grande, di quelle squadre che vogliono vincere sempre, comunque e dovunque. E’ lì, allora, che può intervenire anche quel pizzico di fortuna avuto a Verona.