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Analisi

Milan: l’attesa più lunga

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L’ultimo scudetto del Milan risale al 2011, ovvero 11 anni fa. Sembra passata un’era geologica, soprattutto perché in questi due lustri è cambiato tantissimo: i rossoneri hanno visto ben tre proprietà susseguirsi, vivendo annate buie ed anonime, fino all’avvento in panchina di Stefano Pioli che dall’ottobre del 2019 ha iniziato a lavorare nell’ombra, ha creato un gruppo eccezionale sia dal punto di vista dell’amalgama che da quello tecnico-tattico, ha raggiunto la qualificazione in Coppa Campioni l’anno scorso ed è ora ad un passo dallo scudetto a sole due giornate dal termine del campionato.

Voglia

L’attesa è tanta fra la gente milanista, basta farsi un giro sui social network o i blog dedicati per capire l’euforia, la tensione e la volontà del popolo rossonero di vivere queste ultime due settimane di passione, aspettando quel titolo così desiderato ed ora davvero vicino. C’è chi scaramanticamente non ne parla ed incrocia le dita, chi è ottimista e prepara già la festa in barba alla cabala, chi è più fatalista e dice: “Comunque andrà a finire, è bello riassaporare nuovamente queste sensazioni, questa tensione da scudetto, questo batticuore continuo“.

Vecchi sapori

E in effetti, il comun denominatore fra i tifosi del Milan è proprio questo: da anni, tanti, troppi ormai, i finali di stagione erano vissuti con poca tensione ed eccitazione, perfino un anno fa quando, in fondo, i rossoneri si giocavano il ritorno il Coppa Campioni, l’attesa era minore. Ora lo stadio pieno, la valanga di sostenitori anche in trasferta, le urla sguaiate ai gol della squadra di Pioli, tutto è diverso, tutto è uno splendido déjà-vu di quegli anni passati che finora vivevano solamente nei ricordi e che ora, invece, la gente sta rispolverando. A prescindere da come andrà a finire, il Milan qualcosa l’ha già vinta.

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