Analisi
Milan: l’importanza di Bennacer
Le geometrie del regista magrebino si sono subito fatte largo nel centrocampo milanista, apparso immediatamente più ordinato
Il pareggio di domenica sera contro la Juventus non passerà certo alla storia per un Milan in leggera difficoltà e che continua a pagare un’assenza di gioco che inizia a preoccupare Stefano Pioli e l’intero ambiente milanista, consapevole che la rincorsa in campionato all’Inter capolista si fa via via sempre più complicata con 4 punti da recuperare ed i nerazzurri che hanno ancora da disputare la gara di Bologna, rinviata causa Covid. E alla ripresa della serie A, poi, ecco arrivare la stracittadina milanese che per il Milan rischia di trasformarsi nell’ultima spiaggia in chiave scudetto.
Recuperi
Esattamente come un anno fa, dunque, i rossoneri sono appesi al filo del derby, un pericoloso dentro o fuori col pericolo di spegnere quasi definitivamente il sogno tricolore. Ma Pioli, nonostante le oggettive difficoltà, ha qualche motivo per sorridere, primo fra tutti il ritorno di Ismael Bennacer, entrato nel corso del secondo tempo contro la Juventus dopo gli impegni in Coppa d’Africa ed il rientro anticipato in Italia dopo l’eliminazione della sua Algeria dalla manifestazione. Le geometrie del regista magrebino si sono subito fatte largo nel centrocampo milanista, apparso immediatamente più ordinato.
Tattica
L’assenza di Kessie, infatti, ha costretto Tonali a dividersi fra compiti di interdizione e urgenza di impostare il gioco, col risultato che l’ex bresciano ha disputato un ottimo primo tempo ma è andato poi calando nella ripresa. L’ingresso di Bennacer ha così prodotto un immediato ritorno ad un gioco più ragionato, l’algerino non ha perso un pallone e ne ha anzi dispensati diversi per i compagni dell’attacco. In un Milan appannato, insomma, aggrapparsi alla qualità e alla regia del centrocampista africano è una soluzione indispensabile per rimanere ancorati alla vetta della classifica.
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