Analisi
Il Milan non sfonda più. Il derby ultima spiaggia
Lo 0-0 ottenuto contro la Juventus in un San Siro desolatamente vuoto soddisfa poco il Milan che vede aumentare il suo ritardo dall’Inter capolista: 4 punti che potrebbero diventare 7 se i nerazzurri vinceranno il recupero a Bologna
Lo 0-0 ottenuto contro la Juventus in un San Siro desolatamente vuoto e su un campo ignobile che ricorda quello tanto contestato da Capello e Van Basten ad inizio anni novanta, soddisfa poco il Milan che vede aumentare il suo ritardo dall’Inter capolista: 4 punti che potrebbero diventare 7 se i nerazzurri vinceranno il recupero a Bologna. La gara contro la Juve è stata intensa ma poco spettacolare, i bianconeri hanno badato a difendersi per portare a casa il pareggio, i rossoneri hanno provato a vincere ma hanno sbattuto contro il muro eretto da Allegri.
Sterilità
Il problema emerso nelle ultime partite è che la squadra di Pioli fatica ad attaccare, o meglio, attacca ma con poca concretezza: Brahim Diaz si impegna ma non accende più la luce come ad inizio stagione, Messias è poco incisivo, Ibrahimovic e Giroud troppo statici, Rebic in ritardo di condizione, il solo Leao è guizzante e pericoloso in zona gol, ma contro la Juventus si è spento nel secondo tempo pur risultando il migliore degli attaccanti milanisti. Logico che a risentirne siano risultati e classifica, soprattutto perché senza gol di partite se ne vincono poche.
Futuro
L’Inter è ora lontana 4 e forse 7 punti, ma soprattutto alla ripresa del campionato ci sarà il derby milanese che rischia di essere la pietra tombale sul campionato del Milan che se non dovesse vincere si ritroverebbe ad una distanza difficilmente colmabile dalla squadra di Simone Inzaghi. Nulla di definitivo, ci mancherebbe, ma certo è che guardando anche il calendario, l’Inter avrebbe a quel punto poche bucce di banana su cui scivolare e il Milan dovrebbe fare quasi un percorso netto fino al termine del campionato. Giocare il derby solo per vincerlo è un rischio abbastanza grande per i rossoneri.
Problemi
In campo, il Milan appare più lento di inizio stagione, ma le problematiche sono pure esterne: il già citato manto erboso di San Siro è un insulto per il blasone delle milanesi e per l’importanza delle partite. A chi sia venuto in mente di far giocare, poi, entrambe in casa a ventiquattr’ore di distanza usurando e stressando ancor di più il terreno di gioco, non è dato sapere ma di certo la decisione è sembrata tutt’altro che intelligente. Infine, il calendario: Juve e Inter di seguito, la Roma meno di un mese fa, il Napoli a inizio marzo. Complimenti a chi ha scelto di sfalsare le gare di andata e quelle di ritorno, ennesimo scempio del calcio moderno che piace, purtroppo, a tanta gente.
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