Analisi
Milan: troppi calciatori in difficoltà
I tanti infortuni spiegano in maniera soltanto parziale l’involuzione della compagine di Stefano Pioli dato che altre motivazioni sono da ricercare nel netto calo di forma di alcuni elementi
Stefano Pioli convive col momento più delicato e difficile della sua esperienza milanista, almeno dal ritorno in campo post Covid nel giugno 2020. Il Milan ha conquistato solamente 7 punti nelle ultime 6 partite di campionato, ne ha persi 7 dall’Inter che ha raggiunto e scavalcato i rossoneri in testa alla classifica. I tanti infortuni spiegano in maniera soltanto parziale l’involuzione della compagine di Pioli, perché altre motivazioni sono da ricercare nel netto calo di forma di alcuni elementi che ad inizio stagione andavano a mille ed ora sembrano fermi in campo.
Involuzione
E’ il caso di Brahim Diaz, forse il più eclatante al Milan: il fantasista spagnolo era partito a razzo, segnava, correva, forniva assist, duettava coi compagni e quella maglia numero 10 sembrava calzargli a pennello. Esempio migliore, l’ingresso in campo a La Spezia il 25 settembre quando Pioli lo spedisce in campo a 5′ dalla fine col punteggio sull’1-1 e lo spagnolo si smarca in area come un furetto, si gira in una frazione di secondo e va a segnare il gol vittoria al 90′. La positività al Covid lo ha debilitato, non c’è dubbio, ma il virus non basta a giustificare la crisi tecnica di un calciatore totalmente scomparso.
Difficoltà
Calo evidente pure per Franck Kessie che, questioni contrattuali a parte, non sembra proprio lo stesso giocatore di un anno fa: abulico, distratto, spesso dannoso per la squadra con diversi gol regalati agli avversari per goffe cadute (vedi Milan-Sassuolo) o distrazioni marchiane (vedi Udinese-Milan). Anche Theo Hernandez (che pure ha avuto il Covid) appare in netto calo, è meno devastante quando attacca e molto disattento in difesa, col risultato che al Milan manca una freccia fondamentale al proprio arco. A turno, poi, pure Saelemaekers e Tonali hanno palesato appannamento e stanchezza.
Soluzioni
Ora, dopo la sfida di Empoli, arriva la sosta natalizia e prima di Milan-Roma del 6 gennaio Pioli potrà ritrovare qualche elemento prezioso (Leao e Rebic su tutti) e permettere a quelli rientrati da poco di mettere allenamenti nelle gambe (Giroud, ad esempio), nonché ricercare un rimedio all’involuzione di qualcun altro che potrebbe ridare la scossa alla squadra e consentire alla tifoseria di ammirare di nuovo quel Milan di inizio stagione che faceva sognare ad occhi aperti. Fra mantenere il rendimento alieno delle prime giornate e il ritmo da metà classifica delle ultime c’è insomma una sostanziale via di mezzo.
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