Analisi
Milan: riserve a chi?
Milan-Verona di sabato scorso non è stata una partita normale, motivo per cui la squadra di Pioli può e deve gioire di 3 punti che valgono molto più del salto in classifica
Milan-Verona di sabato scorso non è stata una partita normale, motivo per cui la squadra di Pioli può e deve gioire di 3 punti che valgono molto più del salto in classifica. L’avvio era stato da incubo per i rossoneri, colpiti dal doppio vantaggio dei veneti e incapaci di reagire nel corso dell’intero primo tempo. Poi le sostituzioni fra l’intervallo e la metà della ripresa che hanno sostanzialmente stravolto l’incontro dimostrando anche che pure le seconde (o in certi casi anche le terze) scelte milaniste reggono l’urto dell’alta classifica, risorsa utilissima in una fase della stagione contraddistinta dalle tante assenze.
Rincalzi
E’ il caso di Samuel Castillejo, dato da tutti per disperso e con un piede e mezzo fuori da Milanello la scorsa estate, che all’esordio stagionale è stato il migliore in campo, ha corso, ha lottato, ha messo in campo cuore, anima e polmoni, si è guadagnato il rigore poi trasformato da Kessie ed ha propiziato l’autorete di Gunter. Anche Krunic, subentrato a Daniel Maldini, ha garantito maggior sostanza e personalità rispetto al giovane fantasista ed ha duellato con più fisico contro gli arcigni difensori gialloblu. E che dire di Ibrahimovic? E’ bastato il suo alito in mezzo all’area per terrorizzare Gunter in occasione della goffa autorete del 3-2.
Panchina
E che il Milan avesse rinforzato la rosa sia numericamente che qualitativamente lo si era capito già a fine agosto, ma col passare delle settimane e, purtroppo, dei continui infortuni l’organico più ampio sta segnando la svolta per Pioli. Il tecnico milanista è ora sempre più consapevole di poter contare su tutto il suo gruppo, compresi quelli che giocano una volta ogni tanto; la sensazione è che se, ad esempio, dovesse entrare Andrea Conti nelle prossime partite, anche l’ex atalantino fornirebbe il suo contributo con dedizione, impegno e sacrificio. Le defezioni, insomma, non fermano questo Milan dalle sette vite.
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