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Analisi

Milan: cosa ha dato e tolto il calciomercato

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MILANO – Dopo settimane di notizie che si rincorrevano, tra voci, trattative presunte, sondaggi ed affari effettivi, il calciomercato estivo 2021 si è chiuso ed ogni club valuta la propria campagna acquisti a bocce ferme e con gli organici completi almeno da qui all’inizio di gennaio quando aprirà la sessione invernale del mercato. Il Milan, partito peraltro con due vittorie su due in campionato, si ritrova con qualche volto nuovo e le perdite di due pezzi da novanta come Calhanoglu e Donnarumma, andati via da Milanello a parametro zero. I rossoneri, dunque, si possono considerare più o meno forti di prima?

Colpi

Va detto che la proprietà ha speso e neanche poco, perché se è vero che i riscatti di Brahim Diaz, Tomori e Tonali non hanno regalato a Pioli volti nuovi in quanto i tre erano già in rosa lo scorso anno, è altrettanto palese che le somme sborsate a Real Madrid, Chelsea e Brescia sono stati comunque soldi spesi dal club milanista. Altri 10 milioni, poi, il Milan li ha elargiti per Adli che rimarrà però un’altra stagione al Bordeaux, mentre i nuovi arrivi “reali” sono stati Maignan, Ballo Touré, Bakayoko, Florenzi, Messias, Giroud e Pellegri, andando a colmare alcune lacune indicate dal tecnico.

Richieste

Pioli, infatti, voleva un’alternativa a Ibrahimovic e ne ha avute due, una più stagionata e pronta (Giroud), l’altra da rilanciare (Pellegri), voleva un centrocampista con fisico e muscoli ed è arrivato Bakayoko, voleva un paio di terzini di rincalzo ed ha avuto Ballo Touré e Florenzi (peraltro adattabile anche più avanti), mentre il colpo “mancato” è quello del grande fantasista, col solo Brahim Diaz ad occupare di ruolo quella porzione di campo e Messias a fungere da rincalzo. Ma se è vero che il proverbiale numero 10 non è arrivato, è possibile anche che provando nuovi schemi (4-4-2 o 4-3-3), il piccolo spagnolo possa anche bastare.

Valutazioni

Il Milan, ad ogni modo, non sembra più debole della scorsa stagione: ha una difesa completa sia al centro che ai lati e con un portiere assolutamente affidabile, è migliore a centrocampo perché Bakayoko ha caratteristiche che fino ad ora mancavano e perché Tonali e Diaz hanno un anno di esperienza e maturità in più, il che è tutt’altro che da sottovalutare. E’, infine, più forte in attacco dove c’è sempre un fenomeno come Ibrahimovic (anche al netto dei suoi 40 anni ormai imminenti), una certezza come Giroud ed una giovane speranza come Pellegri. Palla a Pioli e al suo gruppo per rendere i rossoneri ancor più competitivi del secondo posto raggiunto qualche mese fa.

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