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Analisi

Milan: il tesoretto dalle cessioni

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MILANO – La dirigenza del Milan prosegue nel suo lavoro di potenziamento dell’organico da mettere a disposizione di Stefano Pioli, così da lasciare competitiva la formazione rossonera ed anzi accrescerne il valore. Maldini e Massara stanno colmando le lacune lasciate dalle partenze di Calhanoglu e Donnarumma, nonché dei terzini di riserva, di almeno un altro centravanti e di qualche aggiunta a centrocampo dove è andato via Meité e dove la coppia Bennacer-Kessie starà via per qualche settimana fra gennaio e febbraio per volare in Camerun a disputare la Coppa d’Africa.

Tesoretto

Ma per questi aggiustamenti, il Milan non ha a disposizione cifre esorbitanti, motivo per cui circa 20-30 milioni di euro potrebbero entrare nella casse milaniste dalle cessioni di quegli elementi ormai fuori dal progetto di Pioli. E’ il caso di Mattia Caldara che interessava al Verona e che ora è nel mirino del Venezia, è il caso di Andrea Conti che piace molto alla Sampdoria dove ritroverebbe Roberto D’Aversa con cui ha lavorato a Parma negli ultimi 6 mesi, è il caso di Samu Castillejo per il quale il Milan cerca una sistemazione in Spagna, con Betis Siviglia ed Espanyol da tempo vagamente interessate.

Entrate

Fin qui gli esuberi, ma occhio poi a qualche spesa extra che potrebbe essere finanziata dalle cessioni di Pobega e di Hauge. Il giovane centrocampista è rientrato a Milanello dal prestito allo Spezia, forse sarà girato nuovamente a titolo temporaneo e non rimarrà a disposizione di Pioli, ma difficilmente sarà venduto. Possibile, viceversa, il sacrificio del norvegese che ha estimatori in Germania (Eintracht Francoforte e Wolfsburg) e che il Milan valuta fra i 12 ed i 15 milioni di euro, cifra per cui Hauge potrebbe lasciare i rossoneri dopo un solo anno in Italia.

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