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Analisi

Il Milan e una stagione quasi buttata

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MILANO – Inutile girarci intorno: il Milan, dopo le due sconfitte di fila contro Sassuolo e Lazio, ha un piede e mezzo fuori dalla prossima Coppa dei Campioni. I rossoneri all’Olimpico di Roma sono apparsi molli, svagati, a tratti quasi rassegnati, come se la vittoria del Napoli qualche ora prima li avesse messi di fronte ad un aut-aut con la Lazio, della serie: o vinci o le cose si mettono male. Della prova di Roma non si è salvato quasi nessuno, forse il solo Calhanoglu si è impegnato dall’inizio alla fine, risultando anche il più pericoloso in zona gol dove è stato impreciso e sfortunato.

Calendario

E ora, nonostante la classifica dica il contrario, la realtà mette il Milan di fronte ad una verità durissima: la squadra di Pioli, infatti, ha davanti a sé un cammino da brividi con Benevento, Torino, Cagliari (tutte in lotta per la salvezza) e soprattutto Juventus ed Atalanta. Un calendario tutto in salita, al contrario, ad esempio, di quello del Napoli che nelle ultime cinque giornate affronterà Cagliari, Spezia, Udinese, Fiorentina e Verona; gli incastri, insomma, non sorridono alla compagine milanista che vede con terrore l’alta probabilità di giocarsi tutto nell’ultimo turno a Bergamo.

Possibilità

Anche l’espressione di Pioli a fine partita era tutta un programma e la sensazione è che il serbatoio di entusiasmo nel gruppo rossonero abbia ormai pochissime gocce al suo interno. Del resto, chi è causa del suo mal pianga sé stesso, ed il Milan, anche al netto di infortuni e decisioni arbitrali dubbie, può mangiarsi i gomiti ripensando ai punti persi in casa contro Udinese, Sampdoria e Sassuolo, e pensando ad un calendario che paradossalmente consegna ancora il destino nelle sue mani ma che, a conti fatti, mette il quarto posto a forte, fortissimo rischio.

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