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È il Milan dei record: bella rivincita per i due migliori in campo

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DONNARUMMA – Biraghi lo coglie impreparato al 5’ con un cross velenoso che espone Gigio ad una non brillantissima figura. Si riscatta con una difficile presa alta su corner al 14’ che toglie le castagne dal fuoco ai rossoneri. Il consueto miracolo di Donnarumma arriva al 21’ quando sfiora con le dita e devia sul palo un sinistro potente e preciso di Vlahovic. Bissa il capolavoro al 55’ (in partecipazione con Romagnoli) quando strozza in gola a Ribery l’urlo liberatorio di un gol che non arriva. Al minuto 85’ Pezzella lo chiama in causa con una bella zuccata su azione da calcio d’angolo, ma il fenomeno milanista si fa trovare prontissimo. 7 

CALABRIA – Distilla subito un cross eccellente che costringe il portiere viola al primo volo di giornata dopo appena 1 minuto di gioco, ma è ancora più apprezzabile il filtrante al 25’ che mette Saelemaekers di fronte al portiere avversario, azione da cui nasce il rigore del raddoppio milanista. Prova a mettere in ritmo anche Rebic con un traversone preciso in area allo scadere del primo tempo, ma il croato non ne approfitta. La giocata al 71’, con dribbling, controdribbling e fuga sulla linea di fondo in mezzo a un paio di avversari, andrebbe riproposta il loop a tutti quei tifosi – o presunti tali – che ancora storcono il naso quando viene annunciato il nome di Calabria nelle formazioni del Milan. Bravo Davidino. 7,5 

KJAER – Primo tempo giocato con la consueta tranquillità, efficace in chiusura ma anche con lanci illuminanti di 50 metri. Perfetta scelta di tempo al 64’ quando anticipa un attaccante viola a due metri dalla porta di Donnarumma, replica dopo 10 minuti stavolta sul grande ex di giornata Bonaventura. 7 

ROMAGNOLI – Un gran salvataggio su Castrovilli lanciato pericolosamente a rete al 13’ aiuta Romagnoli a scrollarsi di dosso un po’ della ruggine accumulata nei tanti mesi fuori per infortunio. E infatti dopo 4 minuti la butta dentro portando in vantaggio il Milan. Al 55’, dopo l’intervento miracoloso di Donnarumma, spazza via sulla linea di porta anticipando Vlahovic che avrebbe potuto ribadire in rete a porta vuota. Ben tornato capitano. 7,5 

HERNANDEZ – Ogni partita trova un partner diverso sulla fascia sinistra di sua competenza e questo non può che creare ambasce al poderoso mancino francese. Theo però spinge sempre, anche rischiando di perdere qualche pallone pericoloso, come quello al 33’. Ci prova anche su punizione dal limite, ma senza fortuna. Al 36’ porta a spasso Caceres che lo abbatte in area causando il secondo rigore per il Milan. Tanta spinta ma anche grandi coperture, a conferma di un giocatore pienamente ritrovato. 7 

TONALI – Sostituire il vero faro della mediana rossonera, Bennacer, non è compito facile per Sandrino che però ci mette impegno, al netto di un pizzico di timidezza iniziale che si trasforma in autorevolezza e coraggio appena tutta la squadra prende in mano la partita. Bella l’imbeccata per Calhanoglu alla mezz’ora che per poco non si trasforma nella pietra tombale della partita. Nella ripresa tenta anche la conclusione verso la porta avversaria, dopo il palo di Calhanoglu, ma senza fortuna. 6,5

KESSIÈ – Spizza di testa su corner il pallone che poi Romagnoli mette in rete. Dopo pochi minuti trasforma il penalty al 27’ che regala il 2-0 al Milan, ma al 38’ non concede il bis e per la seconda volta dal dischetto si lascia ipnotizzare da Dragowski. 6,5

SAELEMAEKERS – Lanciato sapientemente a rete da Calabria, viene falciato da Pezzella meritando il rigore del raddoppio. Non sempre chirurgico nelle giocate ma ormai imprescindibile per questo Milan, capace di fare tutto in campo, sia nella metà campo difensiva che in quella offensiva. E al netto di qualche imprecisione, fa tutto bene. 7

CALHANOGLU – Lascia la corsia centrale a Brahim Diaz ed è fisiologicamente un po’ meno al centro del gioco. Molto bella la girata al volo al 31’ che termina sull’esterno della rete. Ancora più esaltante il sinistro radente che si stampa contro il palo a Dragowski battuto. Il turco conferma di non attraversare un momento scintillante ma offre comunque il suo apporto in termini di esperienza, qualità e creatività offensiva. 6,5

BRAHIM DIAZ – Il suo inizio destabilizza la difesa viola perchè si alterna sulla fascia sinistra con Calhanoglu non dando punti di riferimento agli avversari. Frizzante e brioso, conquista con un gran dribbling nel primo tempo una punizione dal limite ma col passare del tempo perde un pizzico di imprevedibilità e fa anche arrabbiare Bonera per l’ostinazione nel voler portare sempre palla anche quando sarebbe più opportuno passare. Al 70’ scalpella un’autentica opera d’arte di Calabria, vanificando l’opportunità più cristallina per il terzo gol milanista. Esce al termine di una prestazione non eccezionale. 6

REBIC – Viene fuori e imposta, cercando di svolgere a pieno tutto il lavoro che abitualmente tocca a Ibra. Quando gli arriva la palla giusta per chiudere il match, su cross radente di Calabria al 44’, si fa sorprendere, sbaglia il controllo e sfuma l’opportunità del primo gol stagionale. Innervosito per l’errore, si rende protagonista di un’entrataccia tanto insensata quanto pericolosa, che gli vale un giallo davvero sciocco. Nella ripresa svolge un lavoro estenuante di pressing su tutti e per questo merita la sufficienza. La verità però è un’altra: al Milan si ostinano a voler imporre Rebic nel ruolo di vice Ibrahimovic, la verità è che il croato lì davanti perde il 70% della sua pericolosità offensiva. E questo deve essere considerato attentamente in vista del prossimo mercato di gennaio. 6 

KRUNIC – Si concede perfino qualche giocata di fino, come quella perfino rischiosa al minuto 83’ al limite della propria area di rigore. Il segnale comunque della grande fiducia acquisita ormai dall’intera squadra rossonera. 6

HAUGE – s.v.

DALOT – s.v. 

BONERA – L’occasione ghiotta, troppo ghiotta, per allungare in classifica, lascia presagire un esito non felice per i rossoneri, come la storia insegna. Questo però è un Milan ben diverso e la sfilza di record battuti con questa ennesima vittoria è lì a certificarlo. La svolta del match arriva con il gol del vantaggio segnato da capitan Romagnoli, uno dei più criticati in questo inizio di stagione. Da quel momento i ragazzi di Bonera non sbagliano più nulla con coraggio, sicurezza, convinzione e iniziano a governare la partita con un atteggiamento da grande squadra. Il raddoppio su rigore di Kessiè, un altro penalty fallito dall’ivoriano, un clamoroso gol sbagliato da Rebic, concludono il primo tempo. La ripresa non regala grosse emozioni, se non la conferma che questa squadra è sempre più quadrata e continuando così è legittimo non precludersi nessun traguardo.  7

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