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Avvio shock del Milan, poi ci pensa “il risolutore”

Dopo meno di 20 minuti il Milan è già sotto di due gol, poi ci mette una pezza Rabiot con un gran gol, ma alla fine è Pulisic il protagonista: entra e ribalta il Toro in 20 minuti.

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MAIGNAN – Prova a sventare il terzo rigore consecutivo, ma stavolta riesce solo a toccare la sassata radente di Vlasic, senza deviarla a sufficienza. Subito dopo però Mike non è altrettanto reattivo sul destro di Zapata che si infila alle spalle del portierone rossonero. 5,5 

TOMORI– Difficilmente comprensibile la giocata suicida di Fik che sbraccia in area di rigore dopo 8 minuti di gioco regalando un penalty al Toro. Tutto quello che fa da quel momento in poi conta davvero poco. 4

GABBIA – Anche il centrale rossonero è vittima del black out totale in avvio di gara. Poi piano piano ritrova il feeling giusto con la partita, mette il bavaglio a Zapata e il Milan non rischia più nulla. 6

PAVLOVIC – Il contrasto su Zapata è troppo leggero e infatti il colombiano gli fa passare il pallone tra le gambe e supera Maignan. Tra i difensori rossoneri è quello che prova di più a spingere nel forcing della ripresa, ma al serbo manca educazione nel piede sinistro. 5,5

SAELEMAEKERS – Nel grigiore rossonero del primo tempo, il belga prova a regalare qualche spotlight, tipo quello sul finale di primo tempo, un cross educato che quasi Rabiot trasforma in gol. Rischia grosso al 70’ quando non protegge a sufficienza un pallone e Pedersen lo attacca da dietro, per fortuna commettendo fallo. La sua ripresa però è devastante, soprattutto quando si sposta a sinistra, una furia che i granata riescono a fermare solo con le cattive. 7

LOFTUS-CHEEK – Cambia ancora posizione in campo, confermando la sua adattabilità ma forse anche perdendo un po’ della sua specificità nel ruolo. Finalmente accende il suo potente motore in avvio di ripresa, ma il cross invitante per Nkunku viene scalpellato dal francese. Decisamente prezioso per la rimonta rossonera completata ai danni del Toro. 6,5

MODRIC – Se il Milan arranca, dietro c’è sempre una prestazione sotto tono di Luka. L’inizio del croato a Torino va esattamente in questa direzione, poi però viene fuori tutto il talento cerebrale dell’ex Madrid e i rossoneri ritrovano equilibrio e qualità offensiva. 6,5

RABIOT – L’aria di Torino deve fargli bene e allora, vista la piccola bottega degli orrori che i suoi compagni stanno mettendo in scena decide di fare da solo e segna un gol, il primo del suo campionato, strepitoso. Sul finale di primo tempo prova la giocata da copertina: un piattone al volo di sinistro che lambisce il palo destro di Israel rimasto immobile. Nella ripresa lascia le luci della ribalta a Pulisic, ma la palma della rete più bella va a lui. 7,5

BARTESAGHI – Poco reattivo su un passaggio di Rabiot in avvio, poi non è che faccia granchè per meritare la maglia da titolare. Al 51’ tenta anche la conclusione su punizione dal limite, ma incoccia in pieno la barriera. Subito dopo però è una sua zuccata a costringere Israel alla parata dell’anno per evitare il sacrosanto pareggio del Milan. 6,5

NKUNKU – Deve ringraziare l’influenza di Pulisic per essere di nuovo in campo dal primo minuto. Il francese però riesce solo a perdere una palla sanguinosa dalla cui ripartenza arriva il raddoppio granata di Zapata. I compagni provano a coinvolgerlo, come RLC al 40’ e ancora di più in avvio di ripresa (conclusione di tacco tanto pretenziosa quanto inefficace), ma non c’è verso. Rispetto all’osceno primo tempo, almeno stavolta Nkunku sembra più dentro la partita, anche se riesce a divorarsi un gol clamoroso tutto solo in area di rigore. 5

LEAO – Si fa vedere solo perdendo un paio di palloni, poi alla mezz’ora si fa male calciando uno straccio bagnato verso la porta avversaria ed è costretto a uscire. 5,5

dal 30’ RICCI – Costretto a entrare in campo a freddo dopo l’infortunio toccato a Leao. Sarà l’emozione per il ritorno a casa, ma Samuele non si fa certo rimpiangere dai suoi vecchi tifosi. Poco reattivo al 55’ sul “tap in” dopo il miracolo di Israel su Bartesaghi, però è di Samuele il cross educato per Pulisic che sigla il 2-3.  6,5

dal 65’ PULISIC – Chiamato per provare a salvare l’onore dopo la sconcertante prestazione dei suoi compagni, timbra il cartellino dopo nemmeno 60 secondi, riportando il Milan in parità. Ma per Capitan America non è abbastanza e, malgrado il 39 di febbre appena 24 ore fa, Christian firma la propria personale doppietta al 77’, ribaltando il Toro e portando i rossoneri avanti. Segna anche la sua personale tripletta, ma Nkunku è in fuorigioco e l’arbitro annulla. 9

dal 87’ ESTUPINANs.v.

ALLEGRI (in panchina Landucci) – L’approccio del Milan senza il suo condottiero in panchina è francamente imbarazzante: poco più di un quarto d’oro e subito sotto 2-0, con cappellate sparse di Tomori, Nkunku, Pavlovic e perfino Maignan. Poi alza la mano Rabiot e dice: ci penso io. Il bellissimo gol di Adrian ha il potere di rinvigorire i depressi compagni di squadra che, specie nella ripresa, giocano un’altra partita. Alla fine però deve entrare lui, il risolutore, a ribaltare i granata: Christian “Fenomeno” Pulisic. 6,5

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