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Il derby al Milan: due rossoneri super ed esplode la gioia rossonera

Uno crea, l’altro conserva, parafrasando una vecchia pubblicità degli anni ‘70. I due sono Pulisic e Maignan, sempre più le colonne portanti rossoneri. Supportate dal fenomeno Modric e dai guerrieri della difesa.

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MAIGNAN – Sfodera subito una gran parata sulla zuccata imperiosa di Thuram dopo 3 minuti di gioco. A freddo. Da fuoriclasse assoluto. Al 26’ trova anche l’alleanza preziosa del palo che respinge un’altra incornata, stavolta di Acerbi, destinata in fondo al sacco. E dopo 10 minuti va a baciarne anche un altro, dopo aver deviato contro il palo, con una specie di miracolo, un tocco malefico di Lautaro sotto porta destinato all’angolino. Nella ripresa strozza in gola l’urlo dell’Inter e di Chalanoglu neutralizzando il rigore calciato dal turco, confermandosi per distacco – quando è in forma – il portiere più forte del mondo. 10 

TOMORI– Un’entrata decisa – ma un filino pericolosa – in area di rigore, toglie a Sucic un’ottima opportunità di far male. in linea con tutto il match di Fik, sempre più imprescindibile nel nuovo Milan di Allegri. 6,5

GABBIA – Si fa anticipare di testa da Thuram dopo pochi minuti e deve ringraziare la prontezza di Maignan. Subito dopo becca un gomito in faccia da Lautaro, naturalmente non punito dall’arbitro Sozza. Al 37’ marcatura lasca sul centravanti argentino che trova lo spiraglio giusto, ma ancora una volta Super Mike ci mette una pezza. Da quel momento alza la soglia dell’attenzione. 6,5

PAVLOVIC – Energia pura al servizio della squadra, a volta anche troppa, come quando al 25’ rischia il giallo per un fallo a metà campo su Thuram. Vince tutti i duelli e quando può spinge. Nella ripresa il pestone su Thuram vale il rigore che poi Maignan neutralizza. 6,5

SAELEMAEKERS – Quando caracolla sulla fascia destra i pericoli per la difesa nerazzurra sono sempre all’ordine del giorno. Al 39’ ha anche l’opportunità di concludere in porta da buona posizione, ma non inquadra la porta. Decisamente più preciso al 54’, quando mette nel mirino l’angolo alla destra di Sommer e costringe il portiere interista a una deviazione morbida che Pulisic ribadisce in rete. 7

FOFANA – Allegri gli chiede anche qualche gol, però il francese dovrebbe evitare di cercare la porta da qualsiasi posizione. Guerreggia a metà campo ma conferma la sensazione che non stia vivendo il suo momento migliore di forma. 6

MODRIC – Tocca la solita quantità industriale di palloni, con percentuali di efficacia impressionanti. Proprio per questo fa specie vedergli sbagliare qualche rarissimo appoggio. In una partita tosta come il derby usa più la spada che il fioretto, ma il risultato è strepitoso. 7,5

RABIOT – Assente da più di un mese e si percepisce. Prova a far sentire il suo fisico e la sua esperienza ma fatica a trovare varchi utili per liberare i propri cavalli motore. Provvidenziale in difesa su Barella in avvio di ripresa. 6,5

BARTESAGHI – È del più giovane del gruppo la prima conclusione verso la porta nerazzurra del match: il suo sinistro radente sfila di poco a lato. Da quel momento in poi ingaggia una battaglia con Carlos Augusto e non è lui a uscirne sconfitto. 6,5

PULISIC – La giocata al 20’, un autolancio immaginifico, è da applausi a scena aperta, peccato che poi il filtrante per Leao non sia precisissimo. Un’autentica meraviglia la conclusione dal limite in chiusura di primo tempo che raschia il palo alla sinistra di Sommer. Si conferma letale al 54’, lo strepitoso “white mamba” del Milan, che alla prima palla buona stappa la partita e porta in vantaggio i rossoneri. 8

LEAO – Se resta schiacciato spalle alla porta rischia di essere letteralmente fagocitato da Acerbi, quando invece sale a cercar palla diventa molto più pericoloso per la difesa nerazzurra. Resta piuttosto in disparte per tutto il primo tempo, quando poi prova ad aiutare in fase difensiva si fa pizzicare da Sozza in un fallo che gli vale il giallo. Nella ripresa, innesca la ripartenza che provoca il gol di Pulisic, quindi aumentano gli spazi e Rafa prova qualche cavalcata ma senza la necessaria cattiveria. 5,5

dal 78’ RICCIs.v.

dal 78’ NKUNKUs.v.

dal 85’ LOFTUS-CHEEKs.v.

ALLEGRI – Dopo un inizio deciso dell’Inter, i rossoneri provano a prendere in mano il pallino del gioco, ma Allegri si rende conto che qualcosa non quadra e infatti richiama spesso i suoi. Alla fine del primo tempo, infatti, i migliori del Milan sono Maignan e i due pali della sua porta. Non esattamente i presupposti ideali per vincere un derby. Poi a inizio ripresa Pulisic illumina il cielo rossonero con il gol del vantaggio. Da quel momento in poi solo fatica, sangue e sofferenza, tutto condito perfino da un calcio di rigore neutralizzato dal solito Magic Mike. E alla fine solo lacrime, ma lacrime di gioia. 7

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