Analisi
Dalla scelta dell’allenatore alla cessione di Reijnders: ecco come lavora il Milan

Chi pensava ad un cambio radicale, a nuove idee, all’ammissione delle colpe, alla redenzione, deve rivedere le sue valutazioni. Il Milan è sempre lo stesso e sempre questo rimarrà sin quando al timone ci sarà il diabolico duo Elliott-RedBird. I tanti allocchi che avevano esultato all’ingaggio di Tare (scelto perché ultima carta rimasta nel mazzo di Furlani dopo essere stato scartato una mezza dozzina di volte) e al ritorno di Massimiliano Allegri, insomma, farebbero bene ad accontentarsi delle sconfitte dell’Inter perché, come al solito, anche l’anno prossimo i milanisti potranno solo gufare.
Scelte
Partiamo dall’allenatore: Massimiliano Allegri era stato selezionato da tempo da Furlani che ne aveva idealizzato il ruolo come colui che avrebbe potuto facilmente riportare il Milan al quarto posto che, a conti fatti, è uno dei due obiettivi del club (l’altro è capitalizzare dalle cessioni come vedremo più avanti). Poi arriva Tare e chiude (con Furlani) un accordo che verbalmente c’era da mesi e che forse solo i dubbi di Conte avevano un po’ messo a rischio. Allegri era in lizza con Italiano, vale a dire una vacanza in montagna in lizza con una ai tropici. Il Milan non sceglie, prende quel che capita senza logica.
Metodi
Le ambizioni, del resto, non esistono, almeno dal punto di vista sportivo, perché sempre Furlani, non meno di una decina di giorni fa, aveva candidamente dichiarato che il Milan non aveva esigenze di vendere nessun pezzo pregiato della propria rosa. Neanche il tempo di riportare tali frasi che subito diventano panzane perché Reijnders va al Manchester City e l’ad intavola trattative per cedere chiunque, perché la strategia è sempre la stessa: il Milan non vende per necessità, bensì perché vuole vendere, non ci sono incedibili e tutti possono andar via.
Filosofia
Il che, a pensarci bene, non sarebbe neanche così assurdo, ma a Milanello ragionano solo ed esclusivamente per contratti ed ingaggi: via Tonali, arriva una vagonata di normali giocatori, via Reijnders arriveranno 3-4 calciatori a riempire i buchi lasciati da Florenzi, da Terracciano, da Abraham e da Chukwueze, al massimo Ricci che, però, è il Reijnders di 2 anni fa e che fra due anni sarà ceduto per essere rimpiazzato dal Ricci attuale del 2027. Risultato? Il Milan rimarrà sempre allo stesso livello, se non più basso. Ed ora, amici, tutti a fare l’abbonamento, Furlani e Scaroni aspettano i vostri soldini.
Devi essere loggato per postare un commento Accedi