Analisi
Le vittorie illudono, le sconfitte uniscono. Questo Milan non può permettersi successi

Vi immaginate cosa sarebbe successo se il Milan avesse vinto la Coppa Italia? Furlani, Scaroni, Ibrahimovic e Moncada in pompa magna e in prima fila a farsi fotografare con la coppa (come accaduto per la Supercoppa a gennaio), le solite dichiarazioni stile ultimo Galliani, del tipo “tutto sommato la stagione non è così orribile“, o anche “alla fine abbiamo vinto due trofei” e altre baggianate simili. Ma, soprattutto, ci sarebbe stata la spaccatura nell’ambiente: tenere o non tenere Conceiçao? Dare o non dare ancora fiducia a questa dirigenza? Valutare l’annata discreta anche con l’8° posto in campionato?
Battaglia
Con la sconfitta, invece, l’intero ambiente milanista ha fatto fronte comune, si è unito nell’invettiva, nella rabbia, nella delusione, nell’astio verso questa proprietà che ignobilmente guida i rossoneri. Ecco, il tifo del Milan è chiamato a scegliere: sacrificare le gioie effimere per vittorie senza senso (tipo le rimonte in campionato), in cambio del totale fallimento di Elliott e RedBird che, ad un certo punto, dovranno capire di non avere più alibi o appigli e dovranno o cambiare metodo o levarsi dai piedi. La vittoria della Coppa Italia o un inutile quarto posto avrebbero giustificato ancora il loro operato.
Principio
No, signori, adesso basta! Avete giocato fin troppo con un club storico e monumentale, vi siete presi fin troppo scherno della sua gente, con Scaroni a sfottere Boban prima della partita e Furlani pizzicato dalle telecamere a sghignazzare in tribuna pochi minuti prima del 90′. Il Milan non ha bisogno di voi e delle vostre assurde idee per cambiare il calcio, voi che uomini di calcio neanche siete. E allora, tifosi milanisti, fate una scelta, non dimenticatevi di loro appena inizierà il raduno estivo, non spendete più soldi per maglie e merchandising vario. Lottate contro di loro e per la salvezza del Milan.
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