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Analisi

Cardinale e Ibrahimovic messi alla porta, così nasce il nuovo Milan

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La fallimentare esperienza di RedBird al Milan sta forse per terminare, o quantomeno il fondo statunitense è ormai ai margini del club rossonero, controllato da Elliott e sostanzialmente in affitto a Gerry Cardinale. Tanto osannato (da chi, poi, non si sa) in America, tanto disastroso in Italia dove ha provato a trasformare il Milan in una consociata degli sport a stelle e strisce, sbeffeggiando la vittoria, affidandosi alla tracotanza di Zlatan Ibrahimovic e generando una stagione pessima per i rossoneri con scelte tutte completamente sbagliate. Elliott ha sguinzagliato Furlani per far capire a Cardinale che è giunta l’ora di defilarsi, la ricostruzione milanista non è più affar suo.

Ruoli

E così, il viaggio di Furlani negli Stati Uniti è servito a chiarire che l’amministratore delegato è ormai anche il plenipotenziario del club e che, sostanzialmente, Cardinale e Ibrahimovic sono fuori dal progetto, o quantomeno messi in netta minoranza. Certo, Furlani non è il Galliani dei bei tempi e non è Marotta, ma sta capendo che l’unica soluzione per cercare una risalita è far cadere qualche testa e creare una struttura di comando precisa, un organigramma chiaro con ruoli ben definiti. Qualcuno, ad esempio, ha capito a cosa sia servito finora Ibrahimovic? Ecco, Furlani sarà ad, revisore dei conti e sceglierà il direttore sportivo, limitandosi (si spera) a questo, senza improvvisarsi comunicatore.

Progetto

L’impressione è che il nuovo corso sia già partito, perché dal post Lecce-Milan, ovvero dal viaggio di Furlani in America, Ibrahimovic è stato risucchiato dalle viscere della terra e a tutti è apparso chiaro che qualcosa stesse iniziando a muoversi. Fabio Paratici è virtualmente il nuovo direttore sportivo milanista, lavorerà come consulente esterno fino a metà luglio quando scadrà la sua squalifica, poi si insedierà ufficialmente. La cena di qualche giorno fa con Massimiliano Allegri, poi, induce a pensare che la strada si sia ormai incanalata verso il ritorno del tecnico toscano e che Elliott stia provando a salvare il salvabile dopo il disastro di Cardinale e dei suoi lavoratori collegiali.

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